Politica / Il caso

Concerto di Vasco, le frecciate di Ianeselli: «Ce l’hanno detto dopo l’annuncio. Volevano il colpo di teatro. Forse pensano così di vincere le elezioni del 2023»

Il sindaco di Trento indispettito: «Il Comune non ci metterà un euro; quello che c’è da fare si fa, ma anche sull’area San Vincenzo… prima volevano farci la cittadella sportiva, e comunque c’è il centro vaccini»

di Daniele Benfanti

TRENTO. Sindaco Ianeselli, davvero la Provincia di Trento ha avvisato il Comune, nella figura del vicesindaco Roberto Stanchina, del concerto di Vasco Rossi del 20 maggio 2022 a Trento solo pochi minuti prima dell'annuncio ufficiale?

«Sì è tutto vero. L'assessore Stanchina è stato chiamato da Fugatti, alle 13.04, solo dopo l'annuncio di Vasco sui suoi profili. Io sapevo che l'accordo era in cantiere. Lo sapevo per altre vie e avevo informato la giunta comunale».

Come legge e che peso dà a questa mancata comunicazione ufficiale dall'ente Provincia all'ente Comune…

«Direi che è mancato il bon ton istituzionale. È nella natura di questa giunta provinciale. Non siamo certo offesi. Detto questo, sicuramente il Comune farà la sua parte e certo non tenterà di boicottare l'evento. Ci mancherebbe. C'è il concerto: bene. Non ci si divida ma gestiamo insieme l'evento. Se la Provincia dice: "Facciamo tutto noi", noi diciamo "Meglio!" Ma lo vedo difficile se, come dice la Provincia stessa, sarà un evento paragonabile o superiore all'adunata nazionale degli Alpini del 2018».

Pensabile un vostro intervento finanziario?

«No, lo escludo. È un evento della Provincia su un terreno della Provincia. Non metteremo risorse ma faremo quello che servirà che il Comune faccia».

Il Comune, comunque, da solo un evento di questa portata non avrebbe pensato di proporlo, in un 2022 in cui la pandemia non sarà ancora superata?

«No, onestamente no. Era un elemento della campagna elettorale del centrodestra. Sapevamo che non era una boutade. Lo staff di Vasco Rossi aveva detto che era una fake news solo perché erano stati anticipati troppo i tempi. Osservo che il centrodestra ribolle come se avesse in mano una grande carta elettorale. E negli incontri che abbiamo avuto sui grandi eventi il presidente Fugatti ha voluto mantenere il "segreto". La volontà era quindi di fare un "colpo di teatro". Forse pensano di vincere così le elezioni del 2023...».

Avete già in calendario qualche incontro, ora che le carte sono scoperte?

«La notizia del concerto è stata ufficializzata lunedì alle 14. La Provincia ha una grande ed efficiente struttura per gli eventi, esperta e molto professionale».

Reazioni da parte dei cittadini?

«Sto ricevendo parecchie email di cittadini arrabbiati: pensano che a organizzare sia il Comune».

Gli spazi di San Vincenzo sono secondo lei adatti a ospitare un megaconcerto? Pareva ci fossero altre idee.

«Sembrava che la Provincia volesse costruirvi una cittadella sportiva che noi giudichiamo un po' troppo da pianura e un modello anni '90, preferendo strutture diffuse. Ora apprendiamo dell'arena musicale, che immaginiamo sarà temporanea. L'attuale centro vaccinale drive-through pareva dovesse servire anche per la terza dose. Prendiamo atto che evidentemente non sarà così».

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