Trento / La polemica

Il caso della farmacista di Meano, allontanata dal suo posto, ma la gente chiede che rimanga lì

Farmacie Comunali nella bufera, in Comune fioccano tre interrogazioni, durissimo Andrea Maschio: «Allontanata perché “ha cantato fuori dal coro”, ma ha solo chiesto che le pulizie non vengano fatte in orario di apertura al pubblico»

TRENTO. Dopo la presa di posizione di diversi cittadini del sobborgo di Meano, che negli ultimi giorni si sono rivolti alle istituzioni di zona e agli esponenti politici locali, interessando anche la stampa, la questione del trasferimento della farmacista Maria Sechi approda in Consiglio comunale, con due interrogazioni (una da febbraio, ancora senza risposta) del consigliere di Onda Civica Andrea Maschio, ed una del consigliere Alessandro Saltori (Lega Salvini).

Maschio si occupa del «caso» da mesi: «Ho sempre voluto tenere il profilo basso, per non danneggiare la professionista, ma è chiaro che Farmacie Comunali la vogliono allontanare per aver “cantato fuori dal coro”». Maschio ricorda che la dottoressa sarebbe rea di aver preteso che le pulizie della farmacia di Meano venissero fatte fuori orario di lavoro, «anche perché i locali sono angusti e la convivenza con la clientela non era appropriata», dice il consigliere di Onda Civica.

Maschio riporta anche i verbali di audizione della Commissione di vigilanza comunale, dove – sostiene – il direttore Arnoldi si è dimostrato sprezzante del ruolo dei consiglieri, ed ha apertamente parlato del caso di Meano dicendo la famosa frase “ha cantato fuori dal coro”».

Per Maschio «Sta emergendo dalla stampa come in vari settori sanitari la gestione del lavoratore pare sia in qualche caso toccata da atteggiamenti inappropriati e tentativi di mobbing.

Certo chi si impegna per il miglioramento della qualità dell'offerta, anche criticando aspramente, e cercando di lavorare a testa alta e schiena dritta rischia a volte di fare un brutta fine.

Come in questo caso in cui una farmacista "scomoda" che a detta del Direttore essere “farmacista che canta fuori dal coro" o che "non coglie la problematicità dell’emergenza", peraltro sanzionata perche chiede che le pulizie siano fatte fuori dall'orario di lavoro per non peggiorare l'ambiente già piccolo e promiscuo, ma che come dimostrano le varie manifestazioni è invece amata dai suoi clienti, viene allontanata dalla farmacia per farle fare il Jolly. Riteniamo fermamente che la farmacista in questione debba restare nella "sua" farmacia!»

Invece il consigliere leghista, originario della frazione di Gazzadina, ha depositato nei giorni scorsi un'interrogazione per chiedere un intervento diretto dell'amministrazione cittadina, allo scopo di tenere in giusta considerazione le richieste della popolazione collinare, che ha trovato nella professionista un punto di riferimento per quanto riguarda l'ambito sanitario, in particolare durante i lunghi mesi della pandemia.

Del trasferimento della farmacista, che per tanti anni ha affiancato il dottor Alberto Gabrielli, da più di dieci anni direttore della Farmacia comunale dell'abitato, che serve l'intera circoscrizione, si è iniziato a parlare a seguito del pensionamento dello stesso Gabrielli, avvenuto nelle passate settimane. A quanto riferito da più testimoni, e riportato nell'interrogazione di Saltori, lo spostamento in altra sede sarebbe riconducibile unicamente ad una scelta di Farmacie Comunali, e non ad una decisione della professionista.

«Pur non volendo entrare nelle scelte aziendali - spiega Saltori - che potranno anche essere legittime dal punto di vista formale, ci chiediamo se non sia più opportuno valutare attentamente i cambiamenti repentini di organico, che rischiano di comportare un certo disagio alla popolazione della circoscrizione di Meano, ormai abituata alla professionalità e gentilezza della dottoressa. In un'attività così delicata, la conoscenza della propria farmacista è indispensabile per proseguire o iniziare correttamente una cura, e la fiducia è un fattore imprescindibile nel settore della sanità».

Nei giorni scorsi si sono moltiplicati i messaggi di disappunto per la decisione di Farmacie comunali Spa di riorganizzare il proprio organico, mentre in tanti hanno chiesto anche alla circoscrizione di intervenire per cercare di bloccare il trasferimento. L'attaccamento al proprio farmacista è un elemento che ha sempre caratterizzato il sobborgo collinare. Una decina di anni fa, la popolazione aveva salutato commossa il dottore Giuseppe Baù, a seguito del pensionamento, dopo aver servito per oltre trent'anni nella farmacia di Meano. 

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