Trento / L'iniziativa

Cappella di Sant'Adalberto, alla riscoperta di un tesoro nascosto

Volontari per accogliere il pubblico nella chiesetta restaurata all'interno del parco di Gocciadoro: visite possibili da questo week-end

TRENTO. Entrano nel vivo con questo fine settimana le attività previste da un patto di collaborazione denominato "A Chiese aperte: nella Città del Concilio, un ponte sospeso tra cultura e spiritualità".

L'accordo è stato siglato tra l'Amministrazione comunale e l'Associazione "A chiese aperte" e finalizzato alla cura di due beni comuni materiali, due beni architettonici considerati due tesori da valorizzare e custodire: la Cappella di Sant'Adalberto nel parco di Gocciadoro, il parco più importante e più visitato della città di Trento e la cappelletta presso il cimitero della Vela.

Nell'ambito del patto di collaborazione l'associazione si impegna a garantire l'apertura al pubblico della Cappella di Sant'Adalberto, voluta dall'avvocato Pietro Bernardelli (1803-1868), colto avvocato trentino, deputato al parlamento di Vienna, che ereditò l'intero podere e il parco dal padre e all'interno volle collocare la cappella, per commemorare l'amatissimo nipote Adalberto, morto appena sedicenne.

La cappella fu edificata tuttavia solo nel 1872, quattro anni dopo, quindi, la morte del committente. Per la pala d'altare fu ingaggiato uno dei pittori più famosi dell'epoca: Eugenio Prati. Interamente rivestito in pietra, l'edificio presenta una pianta ottagonale con abside poligonale e protiro a colonne binate.

Dalle coperture, in lastre di porfido, svetta una lanterna dotata di campana. Il frontone è profilato da archetti ciechi, mentre i lati del corpo principale terminano in una galleria ad arcatelle, secondo gli stilemi dell'architettura romanica, attentamente studiati a Trento durante i restauri condotti alla fabbrica del duomo, cui la cappella di Gocciadoro è chiaramente ispirata.

Sarà possibile visitare la cappella, recentemente ristrutturata dall'Amministrazione comunale, oggi dalle 13.30 alle 19, mentre sabato e domenica dalle 9.30 alle 19.L'associazione garantirà l'apertura attraverso i propri volontari.

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