Elezioni: lista Pd per la continuità con Franzoia e Gilmozzi e i consiglieri comunali uscenti

di Daniele Benfanti

l Partito Democratico del Trentino spera che da Trento possa iniziare la risalita del centrosinistra a livello nazionale.
Venerdì pomeriggio, nella piazza di Piedicastello, la presentazione della squadra di 40 candidati alle elezioni comunali del 20 settembre: 20 uomini e 20 donne. Professionalità trasversali, età variegate, mix di veterani e giovani.

Il Pd del capoluogo schiera due assessori uscenti, la vicesindaca Mariachiara Franzoia (miss preferenze Pd nel 2015, con 865 voti) e l’assessore ai lavori pubblici Italo Gilmozzi (740 voti in dote da 5 anni fa). Affiancati da quattro consiglieri uscenti: Elisabetta Bozzarelli, Michele Brugnara, Paolo Serra e il socialista Stefano Bosetti, capaci di superare, alle precedenti comunali, in cui il Pd cittadino per la seconda volta superò il 29%, quota 500 voti (Serra 250). Il garofano socialista campeggia nella parte bassa del simbolo comune con il Pd.

Ben cinque i presidenti di circoscrizione pescati nei quartieri: Claudio Geat per la Centro-Piedicastello, Simonetta Dellantonio dall’Oltrefersina, Armando Stefani dall’Argentario, Antonella Mosna da Gardolo e Domenico Fadanelli dal Bondone. L’allenatrice di calcio femminile Grazia Trentin il volto sportivo.

Ci riprovano Minella Chilà e Gennaro Romano. Alla presentazione dei candidati, insieme al coordinatore reggente del Pd cittadino, Emanuele Lombardo (anche lui consigliere comunale, ma non si ricandida) c’erano la segretaria provinciale del partito Lucia Maestri, la capogruppo in consiglio provinciale Sara Ferrari e il candidato sindaco della coalizione di centrosinistra, Franco Ianeselli.

Tutti convinti che gli elettori non si faranno condizionare dalla narrazione del centrodestra, che dipinge una Trento allo sbando, in crisi, immobile. «Partiamo da un solido patrimonio di buona amministrazione» l’assunto di Sara Ferrari: «Non dobbiamo lasciare indietro nessuno, costruendo una città di relazioni.

C’è chi vuole dividere. Dividere la città dalle valli, luoghi turistici da altre località, trentini di origine italiana da nuovi cittadini di origine straniera. Il nostro obiettivo è lavorare sulla cultura, contro l’ignoranza».

Contro la retorica «dei nostri avversari, non nemici» anche l’intervento di Ianeselli: «Partiamo dal buono che c’è. Trento è in cima a tante classifiche di qualità della vita. Pensiamo alle recenti riqualificazioni di Piedicastello, San Martino, al nuovo parco di Roncafort, per fare qualche esempio. E pensiamo a utopie sostenibili, realizzabili, per questa città, come parcheggi di attestamento, una tramvia in via Brennero, iniziative per l’integrazione, il sostegno all’invecchiamento della popolazione, la transizione ecologica e quella tecnologica nel mondo del lavoro». «Progresso al potere» lo slogan proposto da Lucia Maestri, segretaria provinciale del Pd, mutuato da un libro su Paolo Oss Mazzurana, intraprendente podestà di Trento a fine Ottocento.

«Piedicastello ha subito tanti strappi e ricuciture storiche che ci insegnano molto. Vogliamo che Trento sia una città Europea, aperta, autonoma nell’autonomia provinciale, in armonia e non in contrapposizione con le valli». Emanuele Lombardo, coordinatore reggente del Pd della città ha rivendicato il lavoro della coalizione negli 11 anni del sindaco Andreatta: «Anni segnati dalla crisi economica, con il Comune che è riuscito a non aumentare le tariffe ai cittadini, a parità di servizi».

Ecco la lista

Enzo Bianchi, Rosanna Boschetti, Stefano Bosetti, Elisabetta Bozzarelli, Maria Cristina Bridi, Michele Brugnara, Martina Campestrini, Filomena Chilà, Luciana Chini, Alessandro Dal Rì, Antonella Dappiano, Maria Rosa Degasperi, Simonetta Dellantonio, Domenico Fadanelli, Mariano Ferrari, Luca Filosi, Claudio Fontanari, Silvia Franceschini, Mariachiara Franzoia, Simone Garipoli, Claudio Geat, Italo Gilmozzi, Dan Ion, Chiara Iuni, Marcello Jeziak, Antonella Mosna, Teodora Palmieri, Paolo Perini, Giulia Pietroletti, Gennaro Romano, Ilda Sangalli Riedmiller, Paolo Serra, Armando Stefani, Silvia Tabarelli de Fatis, Michele Tomasi, Grazia Trentin, Martina Trentini, Paolo Valentini e Nicola Vigorito.

 

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