Nuova vita per Malga Candriai gestione a un ragazzo di 22 anni entro l'autunno riaprirà i battenti

di Lorenzo Basso

Una nuova vita per Malga Candriai, con nuove opportunità didattiche per gli studenti, esperienze a misura di disabili e una parte interamente riservata all’accoglienza turistica, con un’offerta gastronomica incentrata sulla valorizzazione dei prodotti locali e delle erbe spontanee del Monte Bondone.

Entro l’autunno, la struttura di proprietà del Comune di Trento (affidata all’Azienda forestale) riaprirà infatti i battenti con una nuova gestione, affidata al giovane Joseph Berloffa, un ragazzo di 22 anni con alle spalle una certa competenza nell’ambito della ristorazione e della conduzione di un agriturismo, nonché destrezza in cucina e attitudine alla vita all’aria aperta e stretto contatto con gli animali.

Attualmente gestore di una paninoteca in largo Carducci, il ragazzo si è aggiudicato il bando grazie ad un progetto complesso che prevede diversi ambiti di intervento allo scopo di far rinascere una malga storica, subentrando alla concessione di Giancarlo Abram. Tra i progetti, vi è il trasferimento di una serie di animali - tra cui papere, galline, pecore, capre e dei lama, oltre all’acquisto di mucche, quaglie e asini - e l’attivazione di un orto a coltivazione biodinamica.

«Poter gestire una malga come quella di Candriai - spiega Berloffa, ancora impegnato ai fornelli in centro città - è per me un sogno. Si tratta di una struttura bella e molto grande, che permette di mettere in campo iniziative diverse, in un contesto naturale davvero di pregio. A Cimone abbiamo una piccola azienda agricola a gestione famigliare, dove proponiamo attività per bambini e adulti, assieme ad una piccola produzione di lana anallergica, ortaggi e lavorati, con laboratori di ceramica e corsi dedicati alle erbe officinali. Il nostro obiettivo è quello di spostare una parte dell’offerta, in particolare quella legata alla fattoria didattica, a Candriai, dove intendiamo anche organizzare un centro di accoglienza per turisti e residenti incentrato su un’offerta culinaria particolare, reinterpretando le tradizioni di malga».

La struttura, dotata di sette stanze da letto, locali cucina e spazi per la ristorazione, era stata affidata, nel 2017, all’ex docente universitario Abram, che tuttavia non era riuscito a risollevarne le sorti, subendo addirittura una serie di furti di animali da fattoria, tra cui la spedizione di pecore, agnelli e capre.

Secondo quanto riferitoci da Berloffa, attualmente la malga è tornata all’Azienda forestale, che sta completando gli interventi di ripristino e manutenzione straordinaria. Entro l’estate, ad ogni modo, dovrebbero iniziare i trasferimenti degli animali nei nuovi ricoveri, mentre l’attività vera e propria, con il ristorante e l’offerta ricettiva, partirà con il mese di ottobre.

La malga potrebbe diventare un punto di riferimento per la città, anche in relazione alla prossima apertura dell’acropark di Candriai, i cui lavori di realizzazione, sempre in campo all’Azienda forestale, dovrebbero iniziare nel 2020.

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