Ravina: il piccolo Franky sbranato da un Bull Terrier

«Il mio Franky è stato letteralmente massacrato. Ed ora non cerco né risarcimenti né vendette, per carità: vorrei solo che si arrivasse ad una legge in grado di prevedere norme precise per chi possiede un cane di grossa taglia e particolarmente agressivo, in modo da evitare altri incidenti come quello accaduto a noi».

A parlare è Marisa Colò, di Ravina, che il 24 aprile scorso ha visto il suo Border Collie Franky venire attaccato e ferito in maniera gravissima da un Bull Terrier di un vicino di casa. «Dopo essere stato operato per ore e suturato con più di due metri di filo, purtroppo, non ce l'ha fatta: lo abbiamo salutato e seppellito sabato scorso».

La donna, che vive nelle campagne sopra l'abitato di Ravina, verso Belvedere, ha raccontato di aver vissuto attimi di autentico terrore: «Il mio Franky era vicino a me quando abbiamo visto arrivare quest'altro cane che lo ha azzannato improvvisamente al collo, affondando i colpi poi anche ad una delle zampe. Ho cercato di scacciarlo ma non c'è stato verso di allontanarlo e fargli mollare la presa». Ha dovuto intervenire anche il padrone del Bull Terrier, seguito poco dopo anche da altri vicini ma riuscire a far desistere il cane aggressore è stato molto difficile, con le ferite per il povero Franky che si sono fatte così via via sempre più gravi con il passare, lentissimo, degli istanti.

«Hanno dovuro operarlo per quattro ore ma alla fine nulla è stato sufficiente per salvarlo», lo piange ora Marisa Colò: «Nulla potrà restituirmelo, quindi sia chiaro: io non cerco risarcmenti o vendette. Lo stesso proprietario del cane che ha ucciso Franky ha spiegato che il suo cane gli era sfuggito. Non sono a caccia di copevoli a cui farla pagare. Vorrei solo, però, che quanto è accaduto a noi non accadesse più. Per questo vorrei farmi promotrice di norme più precise per chi possiede cani di grossa taglia o aggressivi, che possono rappresentare una minaccia, anche solo sporadicamente, per altri animali, ma anche per le persone: dopo quello che è accaduto in molti qui attorno hanno espresso le loro paure, anche affiggendo cartelli che indicano di fare attenzione. Sto cercando di contattare amministratori e politici per vedere se vi siano possibilità per arrivare a qualche cosa di concreto in tal senso. Spero davvero sia possibile, perché quello che ho vissuto è terribile e non deve aaccadere più».

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