Il Norge venduto a 1,2 milioni

di Francesco Terreri

L'albergo Norge sul monte Bondone è stato aggiudicato nell'asta dell'8 febbraio ad una società di Milano, che lo acquista a 1 milione 150 mila euro circa. Il prezzo è, come da regole di gara, del 25% inferiore alla base d'asta di 1 milione 535 mila euro, che a sua volta è già molto più bassa del valore di stima dell'immobile, pari a 2 milioni e mezzo di euro. Ma, come fa notare il consigliere provinciale del Movimento 5 Stelle Filippo Degasperi , è anche inferiore al contributo che la Provincia versò nel 2011 per il rifacimento della struttura alberghiera: 1 milione 747 mila euro su una spesa totale di 4 milioni 864 mila euro. 

L'albergo ora gestito da Stefano Zampol è andato all'asta giudiziaria a seguito del pignoramento immobiliare subito nel 2015 dalla vecchia proprietà a garanzia del recupero del credito di 2,8 milioni della Cassa di Risparmio di Bolzano. Nelle diverse aste il valore della perizia di stima del geometra Ezio Eccher , che valutava l'immobile dell'hotel quattro stelle 2,5 milioni, è andato via via diminuendo.
Su questo interviene il consigliere provinciale Degasperi. «La notizia dell'esito positivo dell'asta per la cessione dell'hotel Norge non può non portare a qualche riflessione. Intanto il clamoroso ribasso: passare da circa 2,5 a poco più di 1 milione di euro la dice lunga sull'attrattività della montagna di Trento». 

«Sarebbe interessante - prosegue Degasperi preannunciando un'interrogazione - anche conoscere a quanto ammontano le risorse pubbliche di varia provenienza bruciate nella realizzazione di quella che si può definire senza timore di smentita una cattedrale nel deserto, costruita secondo un carattere tipologico che poco ha a che fare con il contesto. Siamo curiosi di scoprire se il prezzo spuntato supera almeno le risorse messe sul piatto, forse con troppa leggerezza, dall'ente pubblico. Un'ulteriore prova del fatto che lo sviluppo di un territorio non lo generano artificialmente i soldi pubblici». La verifica dell' Adige sembra confermare che il prezzo è inferiore al contributo pubblico. «Servono idee e coraggio. Ci pare che in questo caso siano mancate entrambe. Quando conosceremo le generalità del compratore - singolare che al momento l'acquirente risulti uno studio legale "per persona da nominare" - capiremo se il rischio sarà quello della sana imprenditoria o quello della speculazione».

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