Aci: altra deroga per i nuovi uffici in via Brennero

di Domenico Sartori

La deroga urbanistica è necessaria all'Aci (Automobile Club) di Trento per ricavare dai vecchi immobili di via Brennero, sul lato opposto all'attuale sede, spazi ufficio e da adibire a magazzino e archivio.

La Commissione urbanistica presieduta da Emanuele Lombardo , ieri ha preso atto della necessità della deroga, illustrata ai consiglieri dall'assessore Paolo Biasioli , dando il via libera all'operazione.

L'Aci di Trento ha rilevato l'intero compendio immobiliare, dopo averlo avuto in locazione per tredici anni, dalle Ferrovie dello Stato nel 2014, ad un valore di poco superiore ai 421 mila euro, usufruendo, in quanto ente pubblico non economico che realizza opere di interesse pubblico, di un sostanzioso sostegno della Provincia (il 75% del costo, un importo che sfiora i 316 mila euro).

L'anno dopo, il 19 marzo, ha ottenuto dal Comune una prima deroga allo strumento urbanistico, che gli ha permesso di realizzare la nuova palazzina, in corso di ultimazione. «Nel nuovo edificio» spiega il presidente di Aci Trento, Alberto Ansaldi «saranno spostati gli uffici di Trentino Mobilità, che oggi usufruisce (sull'altro lato di via Brennero, ndr) di spazi troppo stretti». L'edificio ricostruito dall'Aci era in passato utilizzato per gli archivi del Club.

Adesso, serve un'altra deroga per mettere mano agli altri tre corpi fabbrica fatiscenti: due con affaccio su via Brennero, l'altro, all'interno, prossimo alla linea della Trento-Malé. «In questi edifici» spiega Ansaldi «intendiamo collocare gli archivi, nuovi uffici sul lato via Brennero e sale riunioni destinate ad assemblee e momenti formativi. Nell'ambito del progetto sicurezza, su cui puntiamo anche realizzando una nuova scuola guida (Ready2go, ndr), sono previste due sale polifunzionali: una da 30 posti, l'altra da 60».

La richiesta di deroga è stata avanzata anche per ragioni di sicurezza. Impraticabile un intervento di mera manutenzione straordinaria degli edifici. «Come fondamenta, abbiamo trovato vecchie rotaie con sopra una colata di cemento. È necessario» dice Ansaldi «garantire la sicurezza e la tenuta antisismica degli edifici. Per questo abbiamo chiesto di abbatterli e di ricostruirli com'erano, senza alcuna richiesta di aumento di volumi. Abbiamo dovuto farci carico anche di opere di scavo per la bonifica bellica, soprattutto nella parte nord dell'area». Per Aci Trento, tra acquisto dell'area e realizzazione dei nuovi edifici, si tratta di un investimento di circa 1,5 milioni di euro, dice Ansaldi.

Spiega l'assessore all'urbanistica, Paolo Biasioli : «La deroga è necessaria, perché si tratta di un intervento di demolizione e ricostruzione. E anche perché è una zona C5 soggetta a piano di lottizzazione. Ma, sia per ragioni di costi, sia di tempi e di difficoltà a mettere d'accordo tutti i proprietari, è impensabile attivare il piano di lottizzazione. Del resto, la richiesta dell'Aci è di recuperare le volumetrie esistenti. E i 2.225 m³ recuperati, sono meno dei 2.999 che sarebbe possibile realizzare con il piano di lottizzazione. Inoltre, l'intervento è coerente con la legge urbanistica provinciale, che privilegia i recuperi edilizi e all'articolo 107, che detta disposizioni per la ricostruzione di edifici danneggiati o distrutti, ammette interventi in deroga agli strumenti della pianificazione territoriale».

La Commissione urbanistica, ieri sera, ha dato parere favorevole alla deroga con nove «sì» e cinque astensioni, compresa quella del capogruppo del Patt (maggioranza), Alberto Pattini , che si è affiancato a consiglieri di opposizione Vittorio Bridi e Bruna Giuliani (Lega Nord), Andrea Maschio (Movimento 5 Stelle) e Fabrizio Guastamacchia (Civica Trentina).

La Commissione ha posto all'assessore Biasioli, che se ne fatto carico in vista del passaggio in Consiglio comunale, un paio di osservazioni. La più importante è relativa all'accesso ai parcheggi del cortile interno, che dovrà agevolmente far passare due auto, evitando il senso unico alternato, e garantire visibilità, anche ai fini della sicurezza lungo la ciclopedonale di via Brennero.

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