Prima gavetta, ora il negozio È la bottega «5 tasche»

Una scommessa e una sfida, con un occhio strizzato ai negozietti tipici delle grandi città, da Berlino al Londra, passando per Soho a New York.

Si chiama «5 tasche» (un sinonimo di jeans) ed è un negozio di abbigliamento, o meglio una bottega come ama definirla il proprietario, aperto qualche settimana fa in pieno centro, in via Santa Maria Maddalena, praticamente di fronte al conservatorio.

A gestirlo è Gabriele Vigagnani: classe 1983, originario di Rovereto ma residente da anni a Caldonazzo, si è lanciato nella nuova avventura senza tentennamenti, anzi con una grande voglia di fare e supportato da tanti amici e clienti.

«Ho lavorato per dieci anni alla Raccolta Differenziata: la moda e il commercio sono sempre state grandi passioni e così mi sono buttato in questo campo. La gavetta è stata lunga, ma ho imparato tanto, capito i segreti e appreso il mestiere. A dicembre ho lasciato il precedente lavoro dopo aver parlato con il titolare, Luigi Andreis (più semplicemente Gigi della Raccolta per tantissimi trentini), che mi ha aiutato molto per aprire il 5 Tasche. Per poco più di tre mesi ho lavorato sul locale e ascoltato i consigli di tante persone. E ora, da circa tre settimane, sono al lavoro».

Insomma, da un posto fisso e sicuro come dipendente, senza troppe responsabilità, alla sfida di diventare proprietario.

«Volevo mettermi in gioco e avere la soddisfazione di creare un’attività in proprio. Certo la passione è fondamentale, ma ora tutto diventa più difficile e stimolante. Sono aperto dal martedì al sabato e in queste prime settimane il riscontro è stato ottimo».

Oltre all’aiuto dell’ex datore di lavoro, Gabriele Vigagnani ha coinvolto gli architetti di Campomarzio: «Hanno disegnato loro il locale, rendendolo bello e accogliente, con un mix di design industriale e moderno. Lo spazio è ampio e accogliente, alla moda».

E Trento diventa un po’ più hipster. «La clientela è trasversale, si va dai venticinque agli over cinquanta, sia uomini sia donne: non credo che in città ci debbano essere solo le grandi catene, c’è spazio anche per botteghe come la mia: abbiamo jeans, come i mitici Roy Rogers, ma anche magliette, camicie, felpe. Tra i vari marchi anche Lightning Bolt, l’azienda californiana amata dai surfisti (e resa celebre dai Pearl Jam), ma i jeans sono il punto di forza».

Voglia di fare e competenze non mancano: ora si tratta di vendere. Le premesse ci sono tutte, grazie soprattutto a tanta intraprendenza, coraggio e passione.

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