Stop alcol in Santa Maria Verso un divieto definitivo

L’ordinanza con cui il sindaco vietava la vendita di bevande alcoliche da asporto dalle 22 alle 7 del mattino in piazza Santa Maria Maggiore potrebbe fare scuola e da un lato diventare una regola stabile e dall’altra essere allargata anche ad altre zone della città, in particolare quelle di interesse archeologico e monumentale. La proposta viene dallo stesso Andreatta che si è presentato alla riunione dei capigruppo del consiglio comunale in compagnia del comandante della Polizia Locale, Lino Giacomoni, per spiegare i termini della questione.

L’ordinanza, emessa una prima volta nel corso del 2015, ha per sua natura una durata limitata, di tre mesi. Riproposta una seconda volta all’inizio del 2016 era poi stata reiterata anche nel periodo estivo e riproposta in ottobre. Il 6 gennaio scorso è scaduta nuovamente ma visti i buoni risultati ottenuti l’amministrazione comunale ha pensato bene di inserirla in pianta stabile nel Regolamento di Polizia Urbana, senza il bisogno di continui rinnovi. E ha colto l’occasione per proporre un allargamento ad altre zone sensibili. Proposte che i capigruppo sembrano aver accolto positivamente. Ora l’idea verrà formalizzata in delibera e portata prossimamente in consiglio comunale per la discussione ed eventualmente l’approvazione.

Come l’ordinanza anche il Regolamento dovrebbe prevedere il divieto di vendita di alcolici da asporto solo nelle ore serali e notturne. Andreatta ha spiegato di aver riscontrato nella zona attorno a Santa Maria nei periodi di vigenza una riduzione dei fenomeni di degrado, dei comportamenti incivili e delle situazioni di disturbo collegati all’abuso di sostanze alcoliche mentre dopo la scadenza si sono ripresentate in parte le criticità precedenti.

Le ordinanze, che erano state sollecitate dal Patt e avevano poi ottenuto l’appoggio di tutto il consiglio comunale, che aveva invitato l’amministrazione a reiterarle, riguardavano le bevande da asporto e così farà anche il Regolamento, mentre all’interno dei pubblici esercizi e nei relativi plateatici si potrà continuare a vendere e assumere alcolici e superalcolici.

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