Don Livio Botteri, storico insegnante di religione alle Iti di Trento, è morto ieri all’età di 96 anni. Da tutti comunemente chiamato «don Bibo», dopo aver terminato l’insegnamento si era ritirato a vivere nel rione di San Pio X, un quartiere popolare del capoluogo, dove ha ritenuto esserci il miglior terreno per la quella che era sempre stata la sua missione: avvicinare chi predica il Vangelo alla gente comune. 

 

Nato a Strembo nel 1920, si trasferì a Trento in Seminario, frequentando anche il liceo classio Prati. Ottenuta la maturità, si trovò ad affrontare anni difficili per chi viveva all’interno della Chiesa trentina. Anche per questo fu ordinato sacerdote a Denno nel 1944. Un luogo insolito per una consacrazione, ma giustificato dal fatto che il seminario era stato praticamente smembrato negli anni durissimi del secondo conflitto mondiale. 

 

Qualche anno fa, ricordando il proprio impegno insieme a quello di qualche compagno di studi, don Livio fu molto chiaro su come intendesse la propria missione: «Eravamo magri, affamati e malconci. Era tempo di guerra e l’unica nostra fede e speranza era che il Signore portasse la pace in Europa e la gioia di vivere alla gente che versava lacrime amare. All’origine del nostro sacerdozio abbiamo visto cadere il muro che per secoli aveva separato i sacerdoti dalla gente, condividendo in pieno la vita con il popolo». 

 

Fu subito spedito come cappellano in diversi centri del Trentino, come Santa Croce del Bleggio, Arco, Villazzano e poi nella parrocchia del Duomo a Trento. Nel 1953 comincia a insegnare religione alle Iti, dove torna nel 1963 dopo una parentesi a Merano. Nel 1976 l’abbandono della scuola e il passaggio al servizio del rione di San Pio X. Il funerale di don Bibo sarà celebrato nella chiesa di San Giuseppe giovedì alle 10.