La truffa del «moleta»

«Chiesti 150 euro per affilare tre vecchi coltelli»

Succede in questi giorni di ferragosto a Povo e, immaginiamo, in altri parti della collina: un giovane dal fare simpatico gira per le abitazioni, privilegiando soprattutto le categorie deboli come gli anziani, convincendo loro a consegnargli un paio di forbici o un paio di coltelli da cucina con la promessa di ripresentarsi successivamente per restituire gli utensili affilati a dovere.

In effetti il soggetto si ripresenta puntualmente esigendo però ai malcapitati conti assurdi: «Centocinquanta euro per tre vecchi coltelli da cucina», come ci conferma una signora che ci ha appositamente contattato. Se il cittadino si rifiuta di pagare il truffatore - forse approfittando di avere «il coltello dalla parte del manico» - usa prima toni insistenti e poi vagamente minacciosi per convincere il malcapitato a sborsare le banconote che molto spesso accetta pur di liberarsi dello sconosciuto.

Le forze dell'ordine, puntualmente allertate dopo questi fatti, si limitano a consigliare di spargere la voce o quantomeno a concordare preventivamente il prezzo ma quella degli affilatori/truffatori è una metodologia di «lavoro», molto diffusa nel nord Italia e spesso questo genere di truffe non vengono nemmeno denunciate aiutando in questo modo i malfattori a farla franca o ad essere considerati meno pericolosi di quello che sono. Altro che il vecchio, romantico «moleta».

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