Francesco Volpi festeggia i 101 anni in volo - Video

Il comandante ha pilotato un ultraleggero facendo evoluzioni

di Lorenzo Basso

A centuno anni, Francesco Volpi, già comandante dell'aeronautica militare e reduce di guerra, si è messo ai comandi di un piccolo aeroplano da turismo per un giro sulla città di Trento, concedendosi anche qualche evoluzione aerea sulle teste degli stupefatti presenti. Malgrado il maltempo di ieri mattina, il pilota, uno dei più longevi della storia dell'aviazione, ha infatti celebrato il suo compleanno secondo la consuetudine, portando in quota un piccolo ultraleggero per qualche minuto, cimentandosi in picchiate, virate e cabrate ad alta velocità sulla pista dell'aeroporto Caproni di Mattarello. L'iniziativa, organizzata in collaborazione con l'Avio club di Trento, ha visto Volpi, accompagnato dall'amico Paolo Cattani, impegnato in una delle sue attività preferite a più di ottant'anni dal primo volo. Sfoggiando un'invidiabile tranquillità ed una curatissima barbetta alla Italo Balbo, sotto cui prestò servizio a partire del 1935, il comandante si è fermato a scherzare con i giornalisti presenti poco prima di calarsi nella cabina di pilotaggio e accendere i motori.

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«Per una persone che, come me, ha fatto la guerra - ha motteggiato Volpi, a pochi giorni dall'incontro con l'astronauta Samantha Cristoforetti - la cosa più impegnativa è trovare una giornata di bel tempo per alzarsi in volo, a quanto pare. Ad ogni modo, questo sarà il primo volo di tanti altri: del resto inizio ora il mio secondo centenario».

Nato a Trento il 13 ottobre del 1914, Volpi incomincia a volare nel 1935, ottenendo prima il brevetto di pilota aeronautico, poi quello di pilota militare su un piccolo aereo in tela e legno. Presta servizio presso il quattordicesimo stormo di Ferrara, agli ordini di Balbo, e, nel 1938, viene promosso a comandante della compagnia aerea civile "Ala littoria". Con lo scoppio del conflitto bellico, viene richiamato in servizio e destinato al fronte russo. In questo periodo svolge 236 missioni in zona di guerra, tra cui un impavido atterraggio in una Stalingrado sotto assedio. Oggi Volpi, decorato con croce di guerra tedesca, italiana e medaglia di bronzo al valore militare, nonché Grand'ufficiale al merito della Repubblica italiana, è un caso unico nella storia dell'aeronautica, e malgrado gli anni dimostra ancora una grande presenza di spirito ed una lucidità eccezionale. «Rispetto agli aeroplani con cui ho iniziato - ha concluso il comandante appena atterrato, senza nascondere la propria soddisfazione per essersi appena librato in aria - pilotare gli apparecchi moderni è uno scherzo: fanno praticamente tutto da soli».

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