Falsifica la revisione, patteggia quattro mesi

L'automobile, probabilmente, era piuttosto vecchia e il proprietario era consapevole che non avrebbe mai superato la revisione, se non dopo molti interventi sul veicolo. E così, probabilmente per risparmiare il costo di un intervento del meccanico, ha pensato di bene di «revisionare» da solo il veicolo e di concludere che era tutto regolare. Così, dopo avere contraffatto le impronte di certificazione della Motorizzazione civile, ha realizzato una pecetta di revisione per la sua macchina, con tanto di dicitura: «Revisione del 14.07.2014. Esito regolare». 

Ma quella targhetta fai da te, evidentemente, non era poi così fedele all'originale e nel corso di un controllo stradale gli agenti hanno notato che non si trattava della pecetta originale. Per l'uomo, un 50enne trentino, è dunque scattata la denuncia per falsità materiale commessa da pubblico ufficiale in copie autentiche di atti pubblici o privati, falsità materiale commessa da privato e contraffazione delle impronte di una pubblica autenticazione. Il 50enne è dunque finito a processo e ieri mattina ha chiuso questa vicenda patteggiando una pena di 4 mesi di reclusione e 200 euro di multa. Il giudice ha disposto la sospensione condizionale della pena. 

Insomma, il tentativo di risparmiare i soldi per sistemare la macchina - decisamente vecchia visto che la targa è ancora Tn - gli è costata cara. Una denuncia, un processo in tribunale e il patteggiamento della pena.

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