Ancora multe per la pulizia strade La Lega: "Serve un calendario chiaro"

di Leonardo Pontalti

Dopo la raffica di sanzioni nella zona di Cristo Re, nella notte tra lunedì e martedì, anche nella serata di mercoledì sono state decine le vetture multate dalla polizia locale per sosta vietata in occasione della pulizia delle strade da parte del personale di Dolomiti Energia.


Nella notte tra l’altro ieri e ieri sono state interessate dalle operazione le vie della zona tra la Portela, via Rosmini e via Travai. Sono state in tutto un’ottantina le sanzioni elevate ai danni di automobilisti che non hanno evidentemente scorto i segnali apposti nelle ore precedenti la pulizia. Già sull’Adige di ieri la polizia locale aveva spiegato come siano numerosi e scrupolosi i controlli proprio alla segnaletica nelle ore che precedono l’entrata in vigore dei divieti: due nel corso del giorno prima, due il giorno stesso, un ultimo prima di inziare a sanzionare le auto rimaste irregolarmente sugli stalli oggetto della pulizia.

Segnali peraltro ben evidenti e piuttosto chiari ma che, alla prova dei fatti, in troppi non notano. Questa è almeno l’unica spiegazione che la polizia locale riesce a darsi: «Gli automobilisti evidentemente non ci fanno caso, ma se la segnaletica è presente in maniera regolare, noi non possiamo che elevare le sanzioni».

Differente, invece, la poszione della Lega Nord che, con Gianni Festini Brosa, attacca i vertici di palazzo Thun, parlando di pulizie elettorali e per rimpinguare le casse pubbliche: «Per l’ennesima volta la solerzia dell’amministrazione comunale emerge a danno del cittadino, invece che in difesa dei suoi diritti. Nella concomitanza dell’inizio della campagna elettorale ecco che compaiono in tutta la città i cartelli della pulizia strade notturna, con cui si vuole rimettere a nuovo la città con l’arrivo della primavera. Purtroppo in corso Buonarroti, come già accaduto in altre zone in precedenza, tra residenti e fruitori degli esercizi della zona le “vittime” della multa scattata martedì sera prima dell’arrivo dei mezzi di pulizia, sono state oltre 50, un vero e proprio salasso ai cittadini che va a riempire le casse del Comune. L’articolo 208 del “Nuovo codice stradale” che parla dei proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie riporta che i proventi delle multe sono devoluti ai comuni quando le violazioni siano accertate da funzionari, ufficiali ed agenti dei comuni stessi, mentre i fondi devono essere utilizzati per la sicurezza stradale: attività di controllo e accertamento, segnaletica oltre ad una voce più generica (“manutenzione, piani del traffico, sicurezza degli utenti deboli, corsi di educazione stradale, assistenza e previdenza degli agenti”). Indagini recenti sull’argomento, mostrano che i comuni cercano, invece, di utilizzare al massimo tutti i margini concessi dalla normativa per potere utilizzare i proventi anche per scopi non immediatamente connessi alla sicurezza stradale. Servono provvedimenti immediati e semplici: al pari del calendario per la consegna dei rifiuti, ogni residente dovrebbe ricevere precise indicazioni delle giornate di pulizia delle vie cittadine ed i soldi delle multe dovrebbero andare a finanziare la posa degli stessi calendari lungo le vie, per dare al cittadino il tempo per conoscere le date precise. Essendo Trento una città con il vanto di un’ottima programmazione, è dunque urgente creare la cartellonistica adatta, con la data precisa delle pulizie di Dolomiti Energia. Per portare invece un po’ di sollievo ai cittadini esausti dal ripetersi periodico di questi prelievi massicci, il Comune deve provvedere con cartelli più visibili, non posizionati a ridossi di aiuole fiorite con cespugli voluminosi. E soprattutto spiegare nel dettaglio come il Comune di Trento impieghi i proventi delle sanzioni».

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