Stalking e calunnie ai vicini, nei guai

E' successo in Valle dei Laghi

Per mesi aveva reso letteralmente impossibile la vita ad una famiglia di compaesani, ricoprendoli di minacce, offese, calunniando quelle persone e mettendole in difficoltà in qualunque modo: lettere, telefonate, addirittura scritte con le bombolette sui muri della cappella del cimitero del paese. Teatro di questa triste vicenda, il borgo di Padergnone, nella valle dei Laghi: uno stillicidio che stava andando avanti dall'estate di due anni fa, con il responsabile che era riuscito nell'intento di portare avanti la sua condotta malvagia e spregiudicata per un anno e mezzo, senza che nessuno riuscisse ad individuarlo e fermarlo per ridare serenità a quella famiglia, così duramente colpita.

Ora però, i carabinieri della stazione di Vezzano, avrebbero individuato il responsabile di tutto questo. Si tratterebbe di una persona che vive nello stesso paese delle vittime. Ancora non è possibile poter apporre la parola fine sulla faccenda, dato che solo l'autorità giudiziaria ha gli strumenti e le modalità per sancirlo, ma quel che è certo è che le prove raccolte dai militari dell'Arma sembrano schiaccianti. Tutti elementi a carico della persona attorno alla quale si sta stringendo il cerchio e che i carabinieri ritengono l'autore di una rete di minacce e molestie verbali e sociali davvero articolata. Si andrebbe infatti ben oltre le lettere e le telefonate anonime - che piovevano ad ogni modo senza soluzione di continuità sulla famiglia presa di mira - per arrivare non solo alle scritte in pieno paese ma addirittura alla «coalizzazione» di parte del vicinato della famiglia contro le vittime. Pare infatti che il presunto responsabile, in grado di una notevole capacità di persuasione, fosse riuscito a fare proseliti tra i compaesani nel suo livore contro le sue vittime.

Spetterà ora all'autorità giudiziaria valutare il comportamento della persona che, secondo i militari potrebbe trovarsi a dover rispondere delle accuse di atti persecutori e calunnie. Tutto da scoprire, poi, il movente di tanto rancore e di tanto odio tra compaesani. Un elemento che sarà anch'esso da valutare.

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