Legambiente: «Va rinnovata la stazione Fs di Trento»

Un appello per migliorare la stazione ferroviaria del capoluogo. Lo lancia il  circolo di Trento di Legambiente, che ha scritto a autorità locali e società gestrici per sollecitare un «deciso miglioramento funzionale e il rinnovo» dello scalo. «Troppo scarsi - scrive il sodalizio ecologista - sono i servizi forniti a pendolari e turisti:orari degli sportelli informativi ridottissimi, segnalazioni assenti, mancanza di informazioni turistiche e connessione con la stazione dei bus, mancanza di deposito bagagli. La stazione ha cantieri misteriosamente aperti da anni che non procedono, locali vuoti e abbandonati, e sovrastrutture brutte ed antiquate»

Un appello per migliorare la stazione ferroviaria del capoluogo. Lo lancia il  circolo di Trento di Legambiente, che ha scritto a autorità locali e società gestrici per sollecitare un «deciso miglioramento funzionale e il rinnovo» dello scalo. «Troppo scarsi - scrive il sodalizio ecologista - sono i servizi forniti a pendolari e turisti:orari degli sportelli informativi ridottissimi, segnalazioni assenti, mancanza di informazioni turistiche e connessione con la stazione dei bus, mancanza di deposito bagagli. La stazione ha cantieri misteriosamente aperti da anni che non procedono, locali vuoti e abbandonati, e sovrastrutture brutte ed antiquate.

 

Un rilancio della mobilità sostenibile passa anche dal fornire adeguato supporto a viaggiatori e lavoratori per rendere efficienti e piacevoli gli spostamenti. Ci appelliamo anche agli imprenditori del territorio, dato che un investimento nel recupero e nel miglioramento della stazione avrebbe un ritorno sicuramente importante per l'economia locale.

 

«Il nostro sogno - sottolinea Legambiente - è una stazione non solo bella, ma anche funzionale, dove pendolari e turisti possano trovare accoglienza, informazioni, lasciare i bagagli custoditi, trovare assistenza per i propri viaggi a tutte le ore del giorno pianificare gite e viaggi con tutti i m

stazione trento

ezzi e gli operatori. E, perché no, possano passare la loro attesa in un ambiente vivo, leggere materiale informativo, degustare o comprare prodotti tipici del territorio, e così via. Il valore architettonico dell'edificio non può essere certo un ostacolo ad una sua riqualificazione funzionale, anzi, come fatto in moltissime altre stazioni di pregio architettonico, il ripristino funzionale della stazione può e deve anche avere l'ulteriore funzione di restauro delle strutture che altrimenti rischiano di cadere a pezzi a causa dell'usura e di azioni vandaliche. Il costo di una tale operazione non sarebbe elevatissimo, specialmente in confronto alle cifre che si spendono per altre iniziative sia in ambito trasporti che in ambito promozione turistica, che in ambito sicurezza. Una riqualificazione della struttura e una riorganizzazione funzionale renderebbero anche più semplice e meno costoso mantenere la stazione pulita e sicura».

 

Da qui l'appello ai soggetti competenti,  Provincia, Rfi e Centostazioni: «affinché possano trovare nel più breve tempo possibile un accordo per il ripristino di edificio e servizi, in modo da dare finalmente alla città una stazione ferroviaria che soddisfi le esigenze dei viaggiatori, che invogli turisti e lavoratori all'uso del treno e che non sia abbandonata al degrado».

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