Era «evaso» dalla mamma Assolto e resta in cella

Era evaso dagli arresti domiciliari perché non sopportava più la madre, costituendosi ai carabinieri perché preferiva entrare in carcere. Processato per direttissima, è stato assolto e anche accontentato: non dovrà più sopportare la convivenza forzata con la madre

Carcere Spini di GardoloEra evaso dagli arresti domiciliari perché non sopportava più la madre, costituendosi ai carabinieri perché preferiva entrare in carcere. Processato per direttissima, è stato assolto e anche accontentato: non dovrà più sopportare la convivenza forzata con la madre.

 

Il protagonista di questa singolare vicenda è un trentenne  marocchino residente a Trento, arrestato nei giorni scorsi per evasione. Era stato lui stesso, d’altra parte, a presentarsi ai carabinieri, spiegando che piuttosto che continuare a stare in casa con la mamma, sarebbe tornato in carcere.

 

Il giovane, difeso dall’avvocato Andrea Stefenelli, è stato processato per direttissima e oggi è stato assolto dall’accusa di evasione. Il giudice ha stabilito che, come sancito in passato dalla Cassazione, in questo caso non c’è stata di fatto la sottrazione al controllo dell’autorità. L’uomo, insomma, non è e non intendeva scappare dalla giustizia, ma solo dalla mamma...

È stato anche accontentato, perché non tornerà a casa: potrà rimanere in cella, a Spini di Gardolo, fintantoché non si troverà una soluzione alternativa alla «detenzione» in casa della madre.

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