Nuovo stop al disegno di legge contro omofobia

Colpo di scena in Consiglio provinciale. Il disegno di legge contro l'omofobia subisce un nuovo stop. Esultano le minoranze, tensione in maggioranza. La discussione, ripresa nel pomeriggio di oggi, si è presto fermata Il ddl licenziato in commissioneLa relazione di maggioranza

 

 

 

Sono ripresi stamani i lavori del Consiglio provinciale di Trento sul disegno di legge unificato in materia di contrasto all’omofobia. La trattativa tra maggioranza e minoranza per un’eventuale revisione del testo e la conseguente fine dell’ostruzionismo, non ha finora dato risultati.

 

Trento, fiaccolatya contro l'omofobia - 16 maggio 2014 foto Coser

 

Conclusa quindi nei primi cinque giorni di lavoro la fase della discussione generale sul ddl (ecco la storia dell'atto), trattate e respinte tutte le proposte di ordine del giorno, si passa ora all’esame e al voto di ciascuno dei circa 1.500 emendamenti al testo, strumento utilizzato in particolare dalle opposizioni per impedire il varo della normativa proposta già nella quattordicesima legislatura da un comitato civico e dal consigliere del Pd Mattia Civico.

 

Il presidente del Consiglio provinciale, Bruno Dorigatti ha chiarito in apertura i tempi della discussione. Per ciascun emendamento sono a disposizione cinque minuti per la discussione (ciascun consigliere può intervenire) e tre minuti per la dichiarazione di voto (ciascun consigliere). Per ogni articolo ci sono dieci minuti in fase di discussione (ciascun consigliere) e tre minuti in dichiarazione di voto (ciascun consigliere).

 

Il primo emendamento trattato oggi fa parte dei circa 1.200 depositati da Rodolfo Borga (Civica Trentina) e propone la soppressione dell’articolo 1 del ddl. Il Consiglio lavora fino alle 13, riprende alle 14.30 e prosegue fino alle 19, riprende poi alle 20, fino alle 24. Domani, mercoledì e giovedì stesso programma.

 

Il ddl licenziato in commissione

La relazione di maggioranza

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