Ztl a Trento, parte la caccia ai furbetti

Il Comune di Trento dichiara guerra ai «furbetti» della Ztl, la zona a traffico limitato nel cuore del capoluogo. Ormai sono migliaia i certificati che danno accesso in auto all'area più centrale della città e l'amministrazione ha deciso di attuare una verifica puntuale sui beneficiati: società di servizio, enti pubblici, giornalisti. Novità anche per quanto riguarda l'accesso dei furgoni che portano le merci ai negozi delle vie più prestigiose: potranno entrare in Ztl dalle 7 alle 10 e dalle 14 alle 16, e non più nell'intero arco della mattinata come accade oggi. Più liberi gli artigiani, ma il rilascio dei permessi toccherà ai vigili e non alle associazioni di categoria

di Daniele Battistel

ztl furgone negozi centro a TrentoUna rivoluzione in quattro fasi. Comincerà il mese prossimo con l'apertura del cantiere per rifare la nuova pavimentazione «da pedoni» in via Roma il piano del Comune che ridisegna confini, accessi e sosta nella zona a traffico limitato.
Nelle settimane successive i lavori si sposteranno in piazza Santa Maria Maggiore, in via San Giovanni e in piazzetta 2 settembre.
Al termine dell'intervento, previsto per le prime settimane del 2015, la zona sarà off limits per le auto dei non residenti. Così come non si potrà più circolare liberamente a partire verosimilmente dall'estate prossima lungo via Galilei, via Roggia Grande e via Calepina, anch'esse inglobate nella Ztl.
Il terzo passaggio (secondo in ordine di tempo) scatterà probabilmente in contemporanea con i lavori in via Roma e riguarderà l'entrata in vigore dell'ordinanza e del disciplinare che regoleranno vincoli ed orari dell'accesso alla Ztl.
 

I tempi.
Nel corso dell'estate la polizia locale e lo staff dell'assessore alla mobilità Michelangelo Marchesi hanno lavorato sui criteri con cui verrà garantito l'accesso alla Ztl incontrando la circoscrizione, i rappresentanti dei residenti e delle categorie economiche. Ora il testo è stato ultimato e dopo un ulteriore feed back con le categorie sarà portato in giunta per l'approvazione finale.
«Entro ottobre entrerà in vigore» è la previsione dell'assessore Marchesi che, comunque, assicura un periodo di tolleranza per evitare l'intasamento degli uffici tecnici e della polizia municipale per il rinnovo dei permessi.
 

Le novità .
Detto dell'allargamento della Ztl da qui ad un anno, rispetto alle regole attuali cambieranno le modalità di consegna delle merci ai negozi del centro storico. Oggi l'accesso a chi ha il permesso è consentito per tutta la mattina. D'ora in poi, per evitare il «carico e scarico» nei momenti di maggiore presenza della gente si permetterà l'entrata in Ztl per l'approvvigionamento dei negozi solo tra le 7 e le 10 e tra le 14 e le 16.
Per gli artigiani la fascia d'accesso sarà più ampia, ma anche per loro ci sarà una novità. Se finora la procedura per il rilascio dei permessi era gestita direttamente dalle associazioni di categoria, d'ora in poi, in previsione dell'introduzione dei varchi elettronici che richiedono l'informatizzazione degli elenchi delle targhe (il quarto step della rivoluzione, in vigore dall'autunno 2015), verrà riportato tutto in capo al Comune.
Altro cambio «d'impatto» è l'introduzione dei limiti di portata e lunghezza per i mezzi che potranno entrare in Ztl. Per evitare di rovinare ulteriormente l'arredo urbano il permesso sarà dato solo ai veicoli fino a 8 metri di lunghezza, e con un peso a pieno carico inferiore a 3,5 tonnellate. I mezzi superiori per accedere al centro dovranno chiedere un permesso specifico in cui verrà indicato il percorso da compiere affinché sia il meno impattante possibile.
Ma è sta per calare un'altra mannaia che, nelle previsioni del Comune, avrà il compito di disboscare la giungla di centinaia e centinaia di permessi rilasciati negli anni scorsi a soggetti che ora non hanno più motivo di circolare e parcheggiare liberamente in Ztl: società di servizio, enti pubblici, testate giornalistiche.  
«I permessi per l'accesso alla Ztl sono ormai migliaia con la conseguenza che il traffico non è più limitato - spiega Marchesi - Per questo andava fatto un intervento di revisione. Non mi piace il termine "tolleranza zero" che caratterizza spesso un approccio apparentemente duro ma che in realtà denota debolezza. Preferisco parlare di serietà e rigore per discriminare tra chi è realmente portatore di diritto e chi, invece, ne approfitta e usa il permesso solo per andare in centro per l'aperitivo».
Infine novità anche per il permesso giornaliero: la richiesta non si farà più al vigile in strada ma alla sede del comando specificando i motivi, in modo da scoraggiare abusi.

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