Opere pubbliche, 1,8 miliardi per cambiare il Trentino

Saranno oltre 1,3 miliardi gli euro che la Provincia investirà direttamente, mentre Comunità e Comuni avranno a disposizione oltre 500 milioni di cui 430,5 confermati rispetto alla programmazione originaria (opere igienico sanitarie, viabilità, servizi pubblici essenziali, sviluppo del territorio) e 111,1 soggetti ad una ulteriore verifica con i territori in ordine alle priorità che con gli stessi verranno concordate 

cantiere operai lavoriTRENTO - Concentrare le risorse sugli investimenti strategici. Progettare con criteri di sobrietà e di adeguatezza dei bacini di utenza serviti. Assicurare la sostenibilità finanziaria degli interventi, per quanto riguarda sia le spese di realizzazione sia i successivi oneri di gestione. Ridurre i tempi di realizzazione, per evitare immobilizzazione di risorse. Sono questi i quattro punti cardinali del documento oggi approvato dalla Giunta provinciale, autentica "bussola" per l’intera legislatura.

 

Passa infatti da questa strategia la riprogrammazione delle opere pubbliche che ha avuto il via libera del governo provinciale e che, pur in un momento economico la cui difficoltà non sfugge ad alcuno, assicura ancora al Trentino la capacità e la possibilità di investire sul territorio risorse importanti.

 

Saranno infatti oltre 1,3 miliardi gli euro che la Provincia investirà direttamente, mentre Comunità e Comuni avranno a disposizione oltre 500 milioni di cui 430,5 confermati rispetto alla programmazione originaria (opere igienico sanitarie, viabilità, servizi pubblici essenziali, sviluppo del territorio) e 111,1 soggetti ad una ulteriore verifica con i territori in ordine alle priorità che con gli stessi verranno concordate.

 

Gli interventi riguardano aree industriali, ciclabili, depuratori, discariche, edilizia scolastica, grandi opere civili, strutture sanitarie, trasporti, viabilità, interventi della Patrimonio del Trentino e complessivamente "movimenteranno" circa 1,8 miliardi di euro. Una cifra importante la cui ricaduta sull’intero sistema economico trentino può essere stimata in oltre tre miliardi di euro. Oggi la prima tappa della riprogrammazione, elaborata dal Dipartimento lavori pubblici, e di cui si parla in un comunicato a parte: la Giunta ha infatti approvato il Piano di investimenti per la viabilità 2014 – 2018, presentato dall’assessore Mauro Gilmozzi e il cui ammontare complessivo sfiora i 61 milioni di euro.

"La riprogrammazione delle opere pubbliche cui oggi la Giunta ha dato il via libera – sottolinea il presidente Ugo Rossi - ha l'obiettivo di reagire energicamente alla recessione per immettere sul mercato liquidità immediata. La direzione è quella di continuare a "fare". Certo, a fronte della consistente contrazione delle risorse, ora più che mai è necessario scegliere bene "cosa fare".

 

Per questo abbiamo rivisto le politiche di investimento pubblico, compatibilmente con la dimensione degli stanziamenti di bilancio. E la riprogrammazione delle opere pubbliche rappresenta una delle principali linee di intervento di questa legislatura. Lo sviluppo del sistema provinciale passa per la qualità del territorio e dell’ambiente, cui è legata la nostra identità, e allo stesso tempo nell’assicurare l’efficienza e la funzionalità delle infrastrutture". C’è un’altra importante indicazione, che chiama alla responsabilità di Comunità e Comuni: ed è quella di poter rinegoziare le opere

 

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