Il Pd stoppa in giunta gli sconti sull'Irpef

«Sull’Irpef io non torno indietro: ho già parlato con il presidente Rossi e abbiamo concordato che lunedì in giunta non approveremo alcuna delibera, perché serve altro tempo per approfondire la questione». Il vicepresidente della Provincia e assessore alle attività economiche, Alessandro Olivi (Pd), tiene il punto: la misura viene considerata poco efficace ed iniqua, visto che esclude alcune categorie, come i pensionati e gli autonomi

di Luisa Maria Patruno

rossi e olivi«Sull’Irpef io non torno indietro: ho già parlato con il presidente Rossi e abbiamo concordato che lunedì in giunta non approveremo alcuna delibera, perché serve altro tempo per approfondire la questione». Il vicepresidente della Provincia e assessore alle attività economiche, Alessandro Olivi (Pd), tiene il punto dopo aver messo in discussione l’opportunità di procedere nell’applicazione della norma contenuta nella legge finanziaria che prevede una riduzione dello 0,33% dell’aliquota dell’addizionale Irpef provinciale per tutti i redditi fino a 28.000 euro, ovvero circa 200.000 contribuenti trentini. È una misura che avrebbe dovuto essere adottata da luglio e che farebbe mancare alla Provincia circa 14 milioni di euro di entrate.


La delibera era stata sospesa lunedì scorso, proprio per avere il tempo di verificare soluzioni diverse come sollecitato dai tre assessori del Partito democratico con l’intento di arrivare alla decisione lunedì prossimo. Invece, l’approfondimento giuridico e tecnico fatto dagli uffici provinciali in questi giorni sulla fattibilità della riduzione della platea dei beneficiari dell’agevolazione ai redditi fino ai 15.000 euro o limitatamente ad alcune categorie, che non beneficiano del bonus di 80 euro deciso a livello nazionale, non ha lasciato molti margini di manovra perché la norma di legge è molto precisa e dunque la giunta dovrà valutare lunedì l’opportunità o meno di cambiare la legge. L'intervista completa a Olivi sull'Adige in edicola.

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