Controlli pure alle fermate

Giro di vite nella lotta ai «portoghesi» sugli autobus di Trento. A partire da settembre si intensificheranno i controlli: oltre che a bordo verranno fatti anche a terra, alle fermate, e sarà impedito l'accesso ai mezzi a chi non è in possesso del biglietto. I controlli saranno effettuati da personale in borghese, da agenti della polizia municipale e probabilmente verranno impiegati anche cassintegrati. Per convincere gli abusivi dei mezzi pubblici a viaggiare col biglietto verranno anche aumentate le multe: dagli attuali 30 euro si passerà a 100I tuoi commenti

di Franco Gottardi

autobus busTRENTO - Lancia in resta contro i portoghesi sugli autobus cittadini. A partire da settembre si intensificheranno i controlli che verranno fatti anche a terra, alle fermate, e che vedranno la partecipazione di personale in borghese e di agenti della polizia municipale.


Nei giorni scorsi si è tenuto un vertice tra Provincia, Comune e Trentino Trasporti per mettere a punto la strategia anti evasione, problema sempre presente e molto sentito, sia perché sottrae risorse pubbliche importanti, sia per una questione di giustizia sociale. Attorno al tavolo l'assessore provinciale Mauro Gilmozzi, quello del Comune Michelangelo Marchesi, il presidente di Trentino Trasporti Esercizio, Franco Sebastiani, e i dirigenti del settore. Tutti concordi nel partire con una iniziativa massiccia per combattere gli abusivi dei mezzi pubblici.

 

Per prima cosa si farà una mappatura delle aree più a rischio, le linee a maggiore concentrazione di viaggiatori non paganti, e su quelle verranno poi concentrate, a partire da settembre, le azioni di contrasto. Tra le novità principali ci sarà l'utilizzo di personale in borghese che potrà agire non solo a bordo dei mezzi ma anche a terra, alle fermate dell'autobus. L'ipotesi è di usareb personale di Trentino Trasporti ma forse anche cassintegrati, che costerebbero in questo modo solo la quota di differenza tra quanto percepito e uno stipendio pieno. Gli operatori controlleranno gli utenti in entrata, impedendo di salire a quelli senza biglietto o abbonamento.

 

Continuerà anche il controllo a bordo, per il quale, come annunciato nelle settimane scorse dall'amministrazione comunale, verranno utilizzati anche agenti della polizia municipale. Contemporaneamente si procederà anche ad un inasprimento delle sanzioni. Si pensa di passare dagli attuali 30 addirittura a 100 euro di multa. Nulla di fatto invece, almeno per il momento, per quanto riguarda l'installazione di tornelli in entrata, decisa in via sperimentale nei mesi scorsi ma per i quali manca ancora l'omologazione.

 

Il problema degli abusivi pesa, secondo i dati forniti nell'ultima assemblea di Trentino Trasporti, per 600 mila euro di mancati incassi ogni anno, una buona fetta dei quali riguardano la città di Trento. Secondo le stime non paga il biglietto il 4,5% degli utenti, dato che secondo i sindacati e alcune forze politiche sarebbe ampiamente sottostimato. Lo pensa la Cgil, lo pensa la Lega Nord, che da anni batte il tasto della scarsità di controlli e chiede maggiore severità, e lo pensano alcuni esponenti del Pd di Gardolo, una delle zone dove il problema è evidente. Il partito ha recentemente messo a punto un documento sulla sicurezza urbana in cui pone questo tra i problemi da affrontare con urgenza.

 

«Sarà un'azione forte e prolungata» è stato detto in occasione del vertice. Dopo la mappatura si parte col giro di vite. 

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