I tagli ai vitalizi: parte una raffica di ricorsi

La legge non c’è ancora ma già si prepara una raffica di ricorsi per affossarla. «All’unanimità abbiamo deciso che faremo ricorso per difendere i nostri diritti da questi attacchi offensivi e ostili». Franz Pahl, presidente dell’associazione degli ex consiglieri regionali, lo annuncia soddisfatto al termine di una lunga riunione dell’assemblea, che si è tenuta all’Hotel Everest di Trento, nella quale è stata condivisa la linea dura della resistenza a qualsiasi tipo di taglioL'ira di Cgil, Cisl e UilL'elenco completo dei vitaliziI vitalizi di reversibilità

di Luisa Maria Patruno

pahl e pallaoroLa legge non c’è ancora ma già si prepara una raffica di ricorsi per affossarla. «All’unanimità abbiamo deciso che faremo ricorso per difendere i nostri diritti da questi attacchi offensivi e ostili». Franz Pahl, presidente dell’associazione degli ex consiglieri regionali, lo annuncia soddisfatto al termine di una lunga riunione dell’assemblea, che si è tenuta all’Hotel Everest di Trento, nella quale è stata condivisa la linea dura della resistenza a qualsiasi tipo di taglio che dovesse essere approvato con i due disegni di legge ora in discussione in commissione.


Alla riunione c’erano una cinquantina di ex consiglieri regionali, sia trentini che altoatesini, sui 127 che già ricevono l’assegno vitalizio o hanno ottenuto gli anticipi come futuri beneficiari di vitalizi in forza della legge Thaler del 2012 che ha previsto l’attualizzazione di una parte del vitalizio stesso, che ha prodotto le cifre esorbitanti assegnate agli ex consiglieri, che ora si vogliono rimettere in discussione. «L’opinione pubblica - sostiene Pahl al termine della riunione - è stata informata in modo non corretto, soprattutto dal presidente Ugo Rossi, ma ora mi sembra che la gente inizi a capire che abbiamo diritti acquisiti legalmente e che non stiamo esagerando in alcun modo. Abbiamo già accettato grandi sacrifici con la legge del 2012 e quindi andiamo avanti nella difesa dei nostri diritti acquisiti con i ricorsi al Tar e alla Corte costituzionale. Non siamo più disposti ad accettare insulti anche da parte dei sindacati. La nostra associazione è come un sindacato degli ex consiglieri e vogliamo difendere anche il ruolo e la dignità della politica».

 

ex consiglieri regionali


Formalmente, dunque, l’associazione predisporrà dei «ricorsi tipo», secondo età e situazioni diverse degli ex consiglieri, una volta che saranno approvate le leggi di riforma e adottati i provvedimenti di attuazione, impugnando tutte le misure che andranno a modificare l’attuale quantificazione e corresponsione dei vitalizi, poiché non sono disposti ad accettare nessuna ulteriore riduzione delle cifre contestando che sussistano le motivazioni di «ragionevolezza ed equità», presupposto della riforma che vuole ricalcolare l’entità dei vitalizi attualizzati, ma anche le esigenze di bilancio che motivano l’ulteriore taglio del 20% dell’assegno. Poi ogni singolo deciderà se fare o non fare ricorso.

 

Pahl anticipa che i più anziani probabilmente lasceranno perdere. «Non è vero che il bilancio della Regione è in difficoltà - dice Pahl - basti dire che di recente sono stati investiti in fondi 200 milioni di euro e c’è un avanzo di 95 milioni. E non accettiamo la richiesta di un altro contributo di solidarietà del 20% perché già abbiamo accettato il 10% nel 2012 né la rimessa in discussione del Fondo Family perché non si può annullare un accordo già chiuso». Per sostenere la loro battaglia gli ex consiglieri si sono affidati a Piero Alberto Capotosti, presidente onorario della Corte costituzionale.

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