Andreatta boccia la politica. «Deve riacquistare credibilità»

Anche in città si è celebrata questa mattina la festa della Repubblica. Il presidente della Provincia ha ribadito la necessità di fare sistema per difendere in tutti i modi l'autonomia, definita come "bene assoluto". Dopo aver sottolineato l'importanza di questa giornata, il sindaco di Trento ha invece ammesso che la vera sconfitta di questa crisi è la politicaParla il sindaco di TrentoParla Ugo RossiI tuoi commenti

Anche a Trento si è celebrata questa mattina la festa della Repubblica. In piazza Duomo c'è stata la parata dell'esercito, dei carabinieri, della polizia di Stato, della polizia locale e di quella penitenziaria, della Croce Rossa e dei vigili del fuoco. Alla cerimonia erano presenti molte autorità locali. 

Il presidente della Provincia ha ribadito la necessità di fare sistema per difendere in tutti i modi l'autonomia, definita come "bene assoluto".

"Questa Festa della Repubblica ci suggerisce di rinnovare la nostra politica, di darle maggiore dignità, un più forte spirito d'iniziativa, di rafforzare anche la sua capacità di immaginare un futuro diverso".

Ad affermarlo è stato il sindaco di Trento, Alessandro Andreatta, nel suo discorso per la Festa della Repubblica, in piazza Duomo. "Oggi il potere - ha detto - ci sembra sempre più impersonale e imperscrutabile, in balia di una finanza extraterritoriale che può affamare interi popoli senza rimpianti nè rimorsi. Di fronte a questo moloch finanziario che ci chiede sempre nuovi sacrifici la politica è stata del tutto inadeguata. Io spero che oggi, compresa a duro prezzo la lezione, sia arrivata l'ora - ha proseguito - di correggere la rotta. In Italia e in Europa, visto che il nostro Paese non può farcela da solo. Gli italiani lo sanno bene e l'hanno detto forte e chiaro all'ultimo appuntamento elettorale in cui si sono confermati ancora una volta tra i più grandi sostenitori di un progetto europeo che va sicuramente riveduto e corretto"

 

 
 

 

 

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