Calderoli ai trentini: vostra autonomia a rischio

«La riforma che ha in mente il Governo sta puntando a ricentralizzare tutto, anche oltre quanto era previsto nella Costituzione originaria. Lo Stato si riprende le competenze, dal turismo alla sanità, e per le speciali non c'è una clausola di salvaguardia» I tuoi commenti 

senatoTRENTO  - "Lancio un allarme e voglio fare un forte richiamo ai senatori del Trentino Alto Adige sui temi dell'autonomia". Così il leghista Roberto Calderoli, vicepresidente del Senato, a Trento per un incontro per la campagna elettorale delle elezioni europee, in programma domenica 25 maggio, a sostegno del candidato Enzo Erminio Boso, in una conferenza stampa con il senatore trentino della Lega Nord Sergio Divina e il segretario locale del partito, Maurizio Fugatti.

 

"Non è possibile - ha aggiunto Calderoli - che qui ci siano otto senatori e sei in Lombardia, ma che questi otto, a parte che delle loro poltrone, si siano dimenticati del resto, cioè di curare la parte della specialità. La riforma che ha in mente il Governo sta puntando a ricentralizzare tutto, anche oltre quanto era previsto nella Costituzione originaria. Lo Stato si riprende le competenze, dal turismo alla sanità, e per le speciali non c'è una clausola di salvaguardia, perchè nelle norme finali del testo di riforma si va a scrivere che le norme in questione "non si applicano alle Speciali, fino ad adeguamento del relativo Statuto".

 

Parole, queste ultime, che sottintendono l'obbligo di adeguamento, se interpretate alla lettera". "I senatori trentini - ha spiegato Calderoli - hanno votato contro la mia mozione, votando invece per Renzi, che abolisce la specialità e per me questo è un tradimento. Non nei miei confronti, ma verso l'autonomia"

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