La finanziaria di Rossi, manovra di assestamento

"Una manovra che è sì di assestamento, ma che contiene importanti indicazioni per il futuro, anche nella filosofia". Questo lo scenario delineato ieri dal presidente della Provincia autonoma di Trento, Ugo Rossi, alla prima Commissione consiliare, alla quale stamani ha illustrato la manovra di assestamento del bilancio 2014. Ne è un esempio la volontà di utilizzare, sempre più intensamente, ai fini dello sviluppo economico, le leve fiscali piuttosto che la sola logica dei tradizionali incentivi, secondo quanto ha sottolineato Rossi 

RossiTRENTO - "Una manovra che è sì di assestamento, ma che contiene importanti indicazioni per il futuro, anche nella filosofia". Questo lo scenario delineato oggi dal presidente della Provincia autonoma di Trento, Ugo Rossi, alla prima Commissione consiliare, alla quale ieri ha illustrato la manovra di assestamento del bilancio 2014. Ne è un esempio la volontà di utilizzare, sempre più intensamente, ai fini dello sviluppo economico, le leve fiscali piuttosto che la sola logica dei tradizionali incentivi, secondo quanto ha sottolineato Rossi.

 

Sullo sfondo, gli effetti della politica economica nazionale, comprese anche le misure annunciate dal governo Renzi, che agendo a loro volta sul prelievo fiscale, potrebbero impattare in maniera non indifferente sulla finanza provinciale. I cardini, come ha ricordato il presidente della Provincia autonoma, sono cinque. Innanzitutto la riduzione della pressione fiscale sulle imprese e sui cittadini, ai massimi livelli possibili, senza tuttavia mettere in discussione le logiche di spesa già stabilite e le capacità di investimento fondamentali. Secondo, il sostegno al credito per le imprese. Poi la coesione sociale, con particolare enfasi in questa manovra all'attuazione della delega sugli ammortizzatori sociali, elevando al tempo stesso la condizionalità riguardo ai beneficiari di provvidenze economiche. Inoltre la modernizzazione del settore pubblico provinciale al fine di contenere le spese di funzionamento e riprogrammazione degli investimenti.

 

"Siamo ad inizio legislatura e dunque sappiamo che questa è una manovra che si carica di aspettative - ha detto Rossi - ma siamo anche consapevoli dei vincoli entro cui ci muoviamo. Ciononostante ci sono alcune decisioni che rappresentano delle novità specie se pensiamo che questo è un bilancio tecnico, soprattutto per quanto riguarda la riduzione della pressione fiscale. Rispetto ai rapporti con lo Stato, come sapete siamo condizionati dalla legge di stabilità e dalle decisioni che il governo assumerà in relazioni agli accantonamenti. La scelta fatta in termini di riduzione della pressione fiscale e di utilizzo di questa leva in misura prevalente rispetto all'incentivazione è però una scelta di carattere strutturale che porteremo avanti anche in futuro".

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