Si continua a sperare per la bimba investita

Rimangono sempre gravi, ma stabili, le condizioni della bambina di dieci anni rimasta vittima mercoledì mattina di un investimento lungo la provinciale 83 all'altezza di Campolongo, sull'altopiano di Piné, mentre stava attraversando sulle strisce per prendere lo scuolabus. Sono ore d'attesa, trepidazione e preghiera quelle che sta vivendo tutta la comunità di Rizzolaga e Campolongo per le sue sorti. Una vicinanza non solo alla ferita, ma a tutta la famiglia della piccola. L'altro ieri sera, tutta la comunità frazionale (oltre 300 persone) ha voluto raccogliersi in preghiera nella chiesa di Rizzolaga, per recitare il rosario

Rimangono sempre gravi, ma stabili, le condizioni della bambina di dieci anni rimasta vittima mercoledì mattina di un investimento lungo la provinciale 83 all'altezza di Campolongo, sull'altopiano di Piné, mentre stava attraversando sulle strisce per prendere lo scuolabus. Sono ore d'attesa, trepidazione e preghiera quelle che sta vivendo tutta la comunità di Rizzolaga e Campolongo per le sue sorti. Una vicinanza non solo alla ferita, ma a tutta la famiglia della piccola. L'altro ieri sera, tutta la comunità frazionale (oltre 300 persone) ha voluto raccogliersi in preghiera nella chiesa di Rizzolaga, per recitare il rosario. Una veglia ripetuta ieri a Baselga con la presenza di tanti compagni di scuola della bimba: «Ho potuto parlare con i genitori ed i parenti più stretti della bambina, esprimendo a nome di tutta la comunità la nostra speranza e trepidazione», spiega il presidente del consiglio comunale di Baselga Alfonso Giovannini, residente a Rizzolaga, che si è recato in ospedale con il sindaco Ugo Grisenti. «Non è questo il momento delle polemiche - ha aggiunto - ma l'amministrazione comunale farà la sua parte, coinvolgendo gli enti preposti alla sicurezza e manutenzione della strada provinciale».
Il sindaco Grisenti è stato impegnato ieri in una lunga riunione di giunta che ha affrontato anche il tema della sicurezza sulle strade del Pinetano: «Per ora non abbiamo assunto alcuna decisione in attesa di confrontarci a breve con il Servizio strade e l'assessorato provinciale competente - spiega - il primo intervento, se la legge lo permetterà, potrebbe essere la collocazione di un semaforo a chiamata, che in passato era già stato installato, ma che era stato dichiarato illegittimo».  D. F.

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