Per Valeria Giacomoni altri due giorni «in cella»

Sarà necessario attendere almeno fino a domani per avere novità sulle sorti di Valeria Giacomoni. È slittato, infatti, l'interrogatorio della 34enne trentina arrestata mercoledì a Barcellona con la pesante accusa di aver avuto un ruolo nell'attentato dello scorso 2 ottobre alla basilica del Pilar a Saragozza. Questa, al momento, sarebbe l'unica azione contestata a lei e agli altri quattro arrestati, anche se si sta indagando su un attentato simile all'Almudena di Madrid e su quello che pare fosse il prossimo obiettivo: il monastero di Monserrat

di Leonardo Pontalti

Sarà necessario attendere almeno fino a domani per avere novità sulle sorti di Valeria Giacomoni. È slittato, infatti, l'interrogatorio della 34enne trentina arrestata mercoledì a Barcellona con la pesante accusa di aver avuto un ruolo nell'attentato dello scorso 2 ottobre alla basilica del Pilar a Saragozza. Questa, al momento, sarebbe l'unica azione contestata a lei e agli altri quattro arrestati, anche se si sta indagando su un attentato simile all'Almudena di Madrid e su quello che pare fosse il prossimo obiettivo: il monastero di Monserrat.
L'interrogatorio da parte del giudice dell' Audiencia nacional  Eloy Velasco chiamato a valutare le fonti di prova a carico della donna, era previsto per ieri, ma la  Brigada de Información  della Policía Nacional, che ha curato le indagini, ha chiesto alla magistratura una proroga per poter acquisire ulteriori elementi.
Giacomoni, assieme a Gerardo Damián Formoso, Rocío Yune e ai due cileni ritenuti i più pericolosi del gruppo, Francisco Domínguez e Mónica Sepúlveda, resta nelle celle di sicurezza del quartier generale della polizia spagnola. Passeranno dunque cinque giorni dall'arresto, prima che la trentina possa raccontare la sua verità ad un magistrato. Una circostanza, questa, che sta comprensibilmente preoccupando la famiglia. Ma questi sono i tempi della giustizia spagnola: se per reati normali non possono passare più di 72 ore dall'arresto all'eventuale convalida (in spagnolo,  resolucion ), nei casi di terrorismo (quale è considerato questo) il limite sale a 120 ore. La famiglia di Valeria, attraverso l'Associazione giuristi democratici europei, ha contattato un legale spagnolo.

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