Parla Bleggi

Stefano Bleggi, portavoce del Bruno, sottolinea l'importanza dell'iniziativa che sarà aperta anche ai singoli cittadini (nella foto l'inizio del corteo degli antagonisti)I tuoi commenti

di Giuseppe Fin

preoccupazioneTRENTO - Oggi alle 14 da piazza Dante prenderà il via il corteo promosso dal centro sociale Bruno e da numerose altre realtà associative antifasciste che nell'ultima settimana si sono mosse contro l'apertura della sede di Casa Pound a Trento.
Stefano Bleggi, portavoce del Bruno, sottolinea l'importanza dell'iniziativa che sarà aperta anche ai singoli cittadini.
Oggi ci saranno sit-in e altre manifestazioni. Il vostro modo di stare in piazza quale sarà?
«Il nostro sarà un corteo che attraverserà le strade attorno al centro storico. L'importante per noi è non lasciare la città, anche se non escludo che ci potranno essere iniziative nella zona dove verrà aperta la sede di Casa Pound. Forme di presidio come quelle dell'Anpi e del Coordinamento antifascista sono importanti ma non le uniche. Altre possono essere più concrete».
Molti potrebbero dire che anche il centro sociale ha una sede. Perché non può averne una Casa Pound?
«Rispetto a Casa Pound noi siamo su un piano completamente differente. Loro non hanno nessun diritto di cittadinanza. Hanno rivendicato di essere una sorta di nipotini di Priebke e già dalla mancanza di una denuncia chiara nei confronti di questo boia si capisce chi sono. È legittimo per una persona avere queste idee nel proprio intimo, ma non si possono esprimere in pubblico e addirittura arrivare a fare proselitismo».
Per oggi si temono momenti di tensione, di episodi di violenza durante le manifestazioni.
«Sulla questione violenza o non violenza si parla spesso a sproposito. Nessuno parte con l'idea che la violenza sia legittima».
Quelli di Casa Pound dicono che senza il tema dell'antifascismo voi del Bruno avreste pochi argomenti.
«La storia del centro sociale è abbastanza lunga e soprattutto è sotto gli occhi di tutti. Ci siamo occupati di mille cose, abbiamo cercato di contribuire a costruire una città fondata sul valore dell'antifascismo, una città solidale, critica e capace di accogliere. E vogliamo continuare a farlo».
Dopo la giornata di oggi come intendete andare avanti?
«L'apertura della sede di Casa Pound ha fatto smuovere un po' tutti. Ora dobbiamo sollevare la questione anche nel quartiere di Madonna Bianca».

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