Meno incidenti sulle strade ma i morti aumentano

Meno incidenti sulle strade del Trentino nel 2012, ma i morti aumentano del 65%. Secondo i dati Aci-Istat sulla nostra provincia, l'anno scorso i casi in cui automobili e moto sono rimasti coinvolti in scontri tra di loro o con pedoni sono scesi sotto quota 1.500 (1.491 contro i 1.524 del 2011), anche il numero dei feriti si è ridotto passando dai 2.098 del 2011 ai 2.022 dell'anno scorso. Ma le persone che hanno perso la vita sulle strade sono salite dalle 23 del 2011 alle 38 del 2012: un incremento di 15 morti che porta la media a oltre tre morti al mese sulle strade trentine

Meno incidenti sulle strade del Trentino nel 2012, ma i morti aumentano del 65%. Secondo i dati Aci-Istat sulla nostra provincia, l'anno scorso i casi in cui automobili e moto sono rimasti coinvolti in scontri tra di loro o con pedoni sono scesi sotto quota 1.500 (1.491 contro i 1.524 del 2011), anche il numero dei feriti si è ridotto passando dai 2.098 del 2011 ai 2.022 dell'anno scorso.
Ma le persone che hanno perso la vita sulle strade sono salite dalle 23 del 2011 alle 38 del 2012: un incremento di 15 morti che porta la media a oltre tre morti al mese sulle strade trentine.
Se si guarda al tipo di strade in cui si sono verificati gli incidenti, in provincia di Trento sono state le strade provinciali a essere teatro del maggior numero di scontri mortali. Ben 21 persone hanno perso la vita in seguito a incidenti avvenuti appunto su strade provinciali, 12 hanno perso la vita sulle strade urbane, 4 sulle autostrade e uno sulle strade comunali extraurbane.
Per quanto riguarda il periodo in cui i decessi sono stati più numerosi, le statistiche indicano l'estate. Il mese più luttuoso nel 2012 è stato luglio, quando hanno perso la vita 8 persone in incidenti stradali, seguito da giugno con 6 morti. In tutti i mesi dell'anno passato si è dovuta purtroppo segnalare una croce almeno sulle strade.
In 25 casi su 38 a morire nell'impatto sono stati i conducenti della vettura. In particolare il destino tragico ha toccato 5 donne e 20 uomini. I pedoni rimasti uccisi sono stati alla fine sette: di questi cinque uomini e due donne. Tra i pedoni la classe di età che ha visto il maggior numero di morti è stata quella degli ultra 65enni: ben cinque dei sette decessi hanno infatti colpito persone con più di 65 anni. Sei, infine, i morti tra le persone trasportate in auto, la definizione che indica i passeggeri.
A livello nazionale, anche se, al contrario del trentino, il numero dei decessi cala nel 2012 sul 2011, i dati sulla frequenza della mortalità sono peggiori, visto che dieci persone ogni giorno perdono la vita per strada, in un incidente. Sono le vittime delle distrazione, dell'alta velocità, del mancato rispetto delle regole in auto o in moto. A farne le spese sono gli stessi conducenti (in 7 casi su 10), ma anche i pedoni (nel 2012 ne sono morti 564), e sempre di più i ciclisti (289 morti e oltre 16mila feriti). Il rapporto Aci e Istat conta 186.726 incidenti stradali con «lesioni rilevanti» nel 2012, 512 ogni giorno; gli scontri hanno causato la morte di 3.653 persone, mentre 264.716 sono rimaste ferite. Rispetto al 2011 si riscontra una diminuzione proporzionale sia del numero di incidenti che dei feriti del 9%, mentre i morti in percentuale calano di meno, del 5,4%. Il calo costante conferma un trend positivo negli ultimi anni, ma è da mettere in collegamento - spiegano all'Aci - con una riduzione della mobilità.  A. Con.

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