Bruno: no a via Brescia, i ragazzi in Lung'Adige

La decisione è avvenuta in tempi rapidissimi. Dopo aver riscontrato, attraverso verifiche tecniche incrociate tra Patrimonio del Trentino e Centro sociale, i problemi strutturali dell'edificio di via Brescia, su cui era caduta la scelta per diventare la nuova sede del Bruno, a tempo di record sono stati effettuati controlli analoghi sull'altro edificio ex Italcementi, quello posto in Lung'Adige San Nicolò, a pochi metri dall'Opera Bonomelli. E la valutazione dei tecnici è stata positiva. Il palazzo è più adatto

di Franco Gottardi

La decisione è avvenuta in tempi rapidissimi. Dopo aver riscontrato, attraverso verifiche tecniche incrociate tra Patrimonio del Trentino e Centro sociale, i problemi strutturali dell'edificio di via Brescia, su cui era caduta la scelta per diventare la nuova sede del Bruno, a tempo di record sono stati effettuati controlli analoghi sull'altro edificio ex Italcementi, quello posto in Lung'Adige San Nicolò, a pochi metri dall'Opera Bonomelli. E la valutazione dei tecnici è stata positiva. Il palazzo è più adatto. Potranno essere abbattuti alcuni muri interni senza pregiudicare la stabilità dell'edificio, creando gli spazi ampi di cui il Centro Sociale ha bisogno per organizzare incontri e concerti e per poter svolgere la propria abituale attività.
Patrimonio e Bruno a questo punto sono d'accordo. Il Centro si sposterà lì. La casa, posta nella zona accanto ai cancelli d'ingresso dell'ex Italcementi, in passato ha ospitato alcuni uffici della fabbrica e poi le abitazioni assegnate alle famiglie di operai che arrivavano da fuori città. È un po' più piccola di quella di via Brescia ma comunque sufficiente. Attualmente porte e finestre sono murate fino al terzo piano per evitare le incursioni esterne. I giovani del Centro Sociale ne prenderanno possesso già nei prossimi giorni e potranno iniziare a sistemare gli interni. L'obiettivo è di riuscire a completare il trasloco dalla ex Dogana di via Segantini entro la fine dell'anno, ma l'attività potrà iniziare per gradi anche prima.
Domenica prossima intanto il Bruno celebra il settimo anniversario dalla propria nascita, fatta cadere in quel 10 ottobre del 2006, quando un manipolo di ragazzi si installò nei locali abbandonati dell'area ex Zuffo. L'appuntamento è fissato per le 15 nella piazza di Piedicastello, da dove ci si sposterà nei pressi della nuova sede. Sarà una sorta di ingresso ufficiale in un quartiere che aveva accolto con diffidenza e preoccupazione l'arrivo del Centro Sociale. E anche da questo punto di vista l'edificio di Lung'Adige San Nicolò presenta evidenti vantaggi. A parte l'Opera Bonomelli le altre abitazioni sono molto più distanti. «I vicini potranno stare tranquilli - conferma Stefano Bleggi, del Bruno - perché vista la distanza anche i piccoli problemi che potrebbero nascere, magari in occasione di manifestazioni musicali o semplicemente per il viavai di persone, saranno molto più limitati».
Parzialmente soddisfatto il presidente della circoscrizione, Melchiore Redolfi: «L'importante è aver evitato le prime due indicazioni, le case di via Papiria e di via Brescia. Personalmente sarei stato contento che si fosse evitata la collocazione a Piedicastello e continuo a pensare che a Trento Nord sarebbe stato meglio, comunque almeno l'edificio individuato è esterno al quartiere. Tra l'altro era la soluzione indicata come alternativa dai membri del Comitato di Piedicastello durante il primo incontro con il presidente di Patrimonio avvenuto qui in consiglio circoscrizionale».
Bene così dunque. E nei primi mesi del 2014 si potrà procedere con la demolizione dell'edificio ex Dogana, diventato negli ultimi tempi anche un rifugio per senzatetto, come dimostrano le foto scattate dal vicino palazzo della Provincia.

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