Vitalizi, a Postal e Boato quasi 6 mila euro al mese

In tempi di crisi, quei numeri fanno ancora più effetto. Sono i vitalizi, gli assegni che gli ex parlamentari incassano ogni mese e che sembrano intoccabili da ogni intervento di spending review. L'elenco aggiornato al 2013 è stato pubblicato sul sito dell'Espresso. La folta pattuglia trentina è guidata da due veterani di lungo corso della politica romana, Giorgio Postal e Marco Boato. Il primo, ex senatore della Dc, può contare su un vitalizio di oltre 5.800 euro netti al mese. Segue, a ruota, Marco Boato, con 30 anni di vita parlamentare alle spalle e un assegno di quasi 5.600 euro netti al mese. Nella top ten dei più pagati ci sono due politici della Svp: Roland Riz (6.331 euro) e Karl Mitterdorfer (6.305 euro)

Sul sito dell'Espresso pubblicato l'elenco degli ex parlamentari, compresi i trentini, che ricevono l'assegno vitalizio (dati aggiornati al 2013). Dal primo gennaio 2012 Camera e Senato sono passati dal sistema retributivo (l'80% dell'ultima indennità) al contributivo e questo ridurrà di molto l'entità dell'assegno dei futuri ex deputati e senatori.
Sono una ventina gli ex parlamentari trentini che ogni mese ricevono un assegno vitalizio ( vedi tabella ), senza contare le vedove di parlamentari defunti, che ricevono la reversibilità.
L'elenco dei vitalizi mensili aggiornati al 2013 è pubblicato da ieri sul sito dell'Espresso www.espressonline.it.
Gli ex parlamentari che si portano a casa la cifra più sostanziosa sono i «veterani» della politica romana:  Giorgio Postal , ex senatore Dc, che riceve un vitalizio mensile di oltre 5.800 euro dopo essere stato in Parlamento per 27 anni; poi il verde  Marco Boato  con quasi 5.600 euro e 30 di vita parlamentare e il roveretano  Renato Ballardini , che costa allo Stato 5.200 euro al mese.
Per avere diritto a una sostanziosa rendita mensile, però, sono bastati cinque anni di presenza a Palazzo Madama o a Montecitorio, anche a personaggi che sono passati nella vita politica nazionale e locale come una meteora.
È il caso, ad esempio, di  Costantino Armani  o  Gianfranco Spisani , che entrarono in Parlamento al debutto di Forza Italia e sono rimasti in politica solo cinque anni. Oggi ricevono i loro 2.200 euro mensili. In quell'infornata di successo per l'allora nuovo partito berlusconiano, entrarono anche  Sergio Chiesa  e  Giancarlo Innocenzi  che era il coordinatore di Forza Italia in Trentino. C'era anche l'allora giovanissima  Elisabetta Bertotti , della Lega, che però non percepisce ancora l'assegno vitalizio di cui ha diritto per non aver raggiunto l'età che è stata alzata a 65 anni.
Ma lo stesso vale per l'ex segretario della Cgil trentina,  Sandro Schmid , che dopo una legislatura con i Ds non fu ricandidato, così come il roveretano  Renzo Michelini  si è fermato a un'esperienza di 5 anni.
Con due legislature alle spalle ci sono il leghista  Enzo Erminio Boso  che è stato anche parlamentare europeo,  Ivo Tarolli, Lucia Fronza Crepaz, Alberto Ferrandi . C'è anche  Luigi Olivieri , che fu deputato dell'Ulivo e ora è candidato in consiglio provinciale per il Pd. Olivieri prende già il vitalizio mentre Gianni Kessler che era con lui in Parlamento non ancora per ragioni di età. Lo stesso vale per  Laura Froner , eletta per due volte alla Camera con il Pd e che ha terminato la sua esperienza a marzo, mentre il senatore  Giacomo Santini  dopo 6 anni riceve 2.360 euro. Santini è stato però anche parlamentare europeo e quindi ha maturato il diritto anche per l'altro vitalizio.
L'Espresso rileva inoltre che nella top ten degli ex parlamentari più pagati ci sono due politici della Svp. L'avvocato  Roland Riz , ex segretario Svp, riceve l'assegno più ricco che arriva a  6.331  euro. In terza posizione c'è  Karl Mitterdorfer  che riceve 6.305 euro.

 

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