I trentini si rivelano degli inventori

I trentini sono più creativi rispetto ai vicini altoatesini con 69 invenzioni depositate nei primi otto mesi del 2013 nelle varie Camere di Commercio italiane. Il dato emerge dai numeri elaborati da Senaf su base Uibm, l'Ufficio italiano brevetti e marchi, in occasione del Salone della proprietà industriale (Fiere di Parma - 30 settembre) una giornata dedicata all'informazione e all'aggiornamento delle aziende sui temi della tutela e della valorizzazione di marchi, invenzioni, modelli e disegni

di Patrizia Todesco

I trentini sono più creativi rispetto ai vicini altoatesini con 69 invenzioni depositate nei primi otto mesi del 2013 nelle varie Camere di Commercio italiane. Il dato emerge dai numeri elaborati da Senaf su base Uibm, l'Ufficio italiano brevetti e marchi, in occasione del Salone della proprietà industriale (Fiere di Parma - 30 settembre) una giornata dedicata all'informazione e all'aggiornamento delle aziende sui temi della tutela e della valorizzazione di marchi, invenzioni, modelli e disegni. Da gennaio ad agosto, sono state 119 le invenzioni e 660 i marchi che i cittadini trentini e altoatesini hanno presentato alle Camere di Commercio italiane. Grazie alla creatività dei suoi abitanti, il Trentino Alto Adige si posiziona all'undicesimo posto nella classifica nazionale delle regioni più creative per invenzioni e al dodicesimo per quanto riguarda i marchi. Rispetto allo stesso periodo del 2012, si registra un significativo +40% sul fronte delle invenzioni e un +8% su quello dei marchi.
Tornando ai dati, la classifica dei cittadini più creativi, dal punto di vista delle invenzioni, vede al primo posto quelli residenti a Trento (69) seguito da Bolzano (50). Se si guarda ai marchi, si vede come siano gli abitanti di Bolzano (375) a guidare la classifica, seguiti da Trento (285).
«Marchi e brevetti rappresentano un valore sempre più decisivo per le imprese che vogliono competere sul mercato, nazionale ma soprattutto internazionale - spiega Emilio Bianchi, direttore di Senaf -. In un contesto globalizzato, proteggere la proprietà industriale diventa per le imprese italiane, che si caratterizzano per una produzione ad alto contenuto innovativo, una necessità sempre più stringente; anche se, non sempre è facile capire come poter agire in maniera efficace per evitare i «danni da contraffazione».
Dall'altra va detto che prima di depositare una domanda è essenziale effettuare un'attenta valutazione, unitamente a un'analisi delle possibili alternative. Un brevetto può essere difficile e costoso da ottenere, amministrare e proteggere. La sua domanda dovrebbe essere basata soprattutto sulle probabilità di ricevere una protezione commercialmente utile e, di conseguenza, sulle possibilità di ottenere significativi profitti attraverso un suo eventuale utilizzo commerciale. Per quanto riguarda la sede della Camera di commercio in cui i trentini hanno presentato le loro domande questi sono i più vari soprattutto per il fatto che l'iter è piuttosto lungo e laborioso e spesso inventori e aziende si devono rivolgere a professionisti o studi specializzati che hanno sede fuori provincia e che quindi preferiscono poi depositare il materiale presso le camere di commercio loro più vicine. Per questo le domande dei trentini inventori sono state presentate 9 in Emilia Romagna, 2 in Lazio, 1 in Liguria, 9 in Lombardia, 3 in Piemonte, 12 in Trentino Alto Adige e 32 in Veneto.
A livello nazionale i più creativi dal punto di vista delle invenzioni sono i residenti in Lombardia (1.176), seguiti da quelli dell'Emilia Romagna (836), Veneto (820), Piemonte (461), Toscana (408), Lazio (354), Marche (247), Friuli Venezia Giulia (158), Campania (139), Puglia (127), e quindi Trentino Alto Adige (119), Liguria (106), Sicilia (92), Umbria (85), Abruzzo (76), Calabria (60), Sardegna (37), Basilicata (10), Molise (8), Valle D'Aosta (5). In particolare, guardando alle province, al top ci sono i cittadini di Milano (498), seguiti da quelli di Bologna (340) e Roma (297). Se si guarda ai marchi depositati nei primi otto mesi del 2013, si vede come siano gli abitanti della Lombardia (6.764) a guidare la classifica seguiti da quelli del Lazio (4.154), Emilia Romagna (3.388), Veneto (3.241).

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