Sparo fuorilegge, arma sequestrata

Si apre con il sequestro di una carabina e una sanzione amministrativa di 200 euro la stagione venatoria in Trentino. Un episodio spiacevole in una domenica, in realtà, molto tranquilla, con pochi animali visti, pochissimi colpi sparati e, di conseguenza, pochissimi capi abbattuti. L'episodio è avvenuto in zona Acquaviva, proprio all'altezza dello svincolo della statale che collega Trento e Rovereto. Una pattuglia della stradale di Riva del Garda che transitava in zona ha udito uno sparo ed è immediatamente intervenuta per capire cosa stesse accadendo

Si apre con il sequestro di una carabina e una sanzione amministrativa di 200 euro la stagione venatoria in Trentino. Un episodio spiacevole in una domenica, in realtà, molto tranquilla, con pochi animali visti, pochissimi colpi sparati e, di conseguenza, pochissimi capi abbattuti.
L'episodio è avvenuto in zona Acquaviva, proprio all'altezza dello svincolo della statale che collega Trento e Rovereto. Una pattuglia della stradale di Riva del Garda che transitava in zona ha udito uno sparo ed è immediatamente intervenuta per capire cosa stesse accadendo. Gli agenti hanno intercettato nella vicinanze della strada due cacciatori, entrambi trentini.
A quel punto la palla è passata alla forestale di Rovereto, che nel frattempo aveva raggiunto il luogo. Una prima ricostruzione riferisce di due colpi sparati da uno dei cacciatori: il primo, assolutamente regolare e che non ha violato alcuna norma, ha ferito un camoscio (nella zona se ne vedono parecchi, anche passando in macchina). Il secondo, quello udito dalla pattuglia e quello che ha ucciso il camoscio maschio, è stato assolutamente irregolare, violando la legge provinciale e nazionale in merito alla sicurezza nell'esercizio venatorio.
Il cacciatore, infatti, probabilmente voglioso di assicurarsi la preda, si è dimenticato una basilare regola da rispettare e ha sparato il colpo da un lato all'altro della statale. La legge vieta di usare il fucile a meno di 50 metri da una strada (e a meno di cento da un'abitazione) e così il cacciatore si è visto sequestrare l'arma e infliggere una sanzione amministrativa di 200 euro. Pur restando, appunto, nel campo della sanzione amministrativa, la violazione è stata ritenuta dai forestali molto grave, proprio per la dinamica dei fatti. Una dinamica che in un attimo ha cancellato il lavoro di informazione e di prevenzione fatto in tutto il territorio dalle guardie forestali, che hanno sottolineato come episodi di questo tipo non devono assolutamente accadere, tanto più se riguardano cacciatori esperti (i due in questione sono entrambi sulla sessantina).
E la vicenda potrebbe avere anche un proseguo in questura. Il questore Giorgio Jacobone, infatti, conferma che oggi prenderanno visione dei verbali e valuteranno se ci sono gli estremi per procedere con un provvedimento di sospensione della licenza di caccia.
L'episodio, come accennato, arriva in una domenica di apertura della caccia molto tranquilla, nella quale sono stati molto pochi i capi abbattuti.
«Dare un numero preciso degli animali uccisi ieri - ci dice il direttore dell'associazione cacciatori Umberto Zamboni - è impossibile, ma di certo possiamo dire che è stata una domenica molto magra». Merito o colpa (a seconda dell'opinione in merito alla caccia) delle condizioni climatiche. «La nebbia in quota e la pioggia che è scesa in quasi tutte le valli trentine hanno spinto gli animali a non uscire dalle tane e a muoversi molto poco lungo i boschi. Così molti dei tantissimi cacciatori che sono usciti all'alba e al tramonto, i momenti migliori per avvistare gli animali, sono rimasti all'asciutto. Ma non è che il primo giorno di attività».
Anche il presidente dell'associazione Gianpaolo Sassudelli conferma le impressioni. «Avendo 209 sezioni da sentire,dare già oggi un numero preciso dei capi abbattuti nella domenica di apertura non è possibile. Però, sentendo vari cacciatori e forestali, la sensazione è che sia stata una domenica molto tranquilla, con pochi colpi sparati. Le condizioni meteorologiche non erano particolarmente favorevoli».

comments powered by Disqus