Pacher: «Il Centro Sociale Bruno demolito entro giugno 2014»

Pacher: «L'accordo stipulato con contratto preliminare tra Patrimonio del Trentino spa, Piedicastello spa e società della Federazione trentina delle cooperative, finalizzato alla permuta dell'area ex Italcementi di proprietà della Federazione con gli immobili ex Dogana e Rettorato, prevede che Patrimonio consegni l'area ex Dogana libera da immobili e bonificata da inquinanti e ordigni bellici entro giugno 2014. Questo comporterà la demolizione dell'edificio attualmente occupato dal Centro Sociale»

I costi sostenuti dalla Provincia, proprietaria dell'immobile con l'edificio ex Dogana in cui ha ancora sede il Centro sociale Bruno, ammontano a 862,29 euro per la fornitura dell'acqua tra settembre-ottobre 2007 e febbraio-aprile 2013, ai quali vanno aggiunti 769,12 più Iva derivanti dalla rimozione di legname e materiali vari dal cortile e altri 310 più Iva per la riparazione del perlinato sottogronda dell'edificio, in modo da evitare il sollevamento delle tegole in caso di forte vento. A precisare gli interventi è il presidente della Giunta Alberto Pacher nella sua risposta a un'interrogazione di Alessandro Savoi (Lega).
Pacher aggiunge che nel momento in cui dovesse essere sgomberato l'immobile, la Provincia provvederà a una lettura del contatore per computare i consumi d'acqua effettuati e chiederne il rimborso. Inoltre ricorda che l'occupazione del Centro Sociale è stata segnalata agli organi deputati al rispetto e alla salvaguardia dell'ordine pubblico e le situazioni di presunta non legittimità sono state segnalate ai competenti organi di controllo.
Conclude Pacher: «L'accordo stipulato con contratto preliminare tra Patrimonio del Trentino spa, Piedicastello spa e società della Federazione trentina delle cooperative, finalizzato alla permuta dell'area ex Italcementi di proprietà della Federazione con gli immobili ex Dogana e Rettorato, prevede che Patrimonio consegni l'area ex Dogana libera da immobili e bonificata da inquinanti e ordigni bellici entro giugno 2014. Questo comporterà la demolizione dell'edificio attualmente occupato dal Centro Sociale».

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