Avis, le donazioni sono in crescita

Dati positivi per la raccolta sangue in Trentino, ma anche l'urgenza di una maggiore formazione e coordinamento di tutti i volontari e donatori. Questo l'imperativo uscito ieri a Pergine dall'assemblea provinciale dell'Avis, che ha provveduto a rinnovare il suo direttivo ed a formalizzare la fusione tra Avis Tridentina e Avis del Trentino (che assume valenza regionale)

Dati positivi per la raccolta sangue in Trentino, ma anche l'urgenza di una maggiore formazione e coordinamento di tutti i volontari e donatori. Questo l'imperativo uscito ieri a Pergine dall'assemblea provinciale dell'Avis, che ha provveduto a rinnovare il suo direttivo ed a formalizzare la fusione tra Avis Tridentina e Avis del Trentino (che assume valenza regionale). Davanti ad una sala gremita ed attenta, espressione dei 16.966 soci trentini Avis, è stato il presidente uscente Aldo Degaudenz, che ha confermato la volontà di non ricandidare, a ricordare l'intensa attività svolta nell'ultimo quadriennio e nel 2012 tra donazioni, incontri di formazioni e promozionali, assemblee e rapporti istituzionali. Così a fronte di una richiesta costante ed in crescita della «Banca del sangue» (più 8%) l'Avis è riuscita a garantire (attraverso 24.340 donazioni totali) l'autosufficienza interna. «Dati che non devono far dimenticare la necessità di un costante aggiornamento e formazione dei referenti comunali e provinciali - ha precisato il presidente Degaudenz alla presenza dell'assessore provinciale Ugo Rossi, del consigliere nazionale Avis Marco Negretti e del dottor Poalo Gottardi della "Banca del sangue" trentina - è necessario migliorare i rapporti con le autorità, coinvolgere un numero crescente di giovani e cittadini stranieri, migliorando anche la comunicazione sul ruolo ed i compiti dell'Avis». Un appello rilanciato anche dal vicepresidente Franco Valcanover.
Dopo gli interventi di Gianluca Piva, responsabile della scuola di formazione rivolta ai più giovani e di Michele Gretter, direttore della nuova rivista di collegamento «La goccia che vale», le conclusioni sono state affidate all'assessore Ugo Rossi. «La Provincia guarda con molta ammirazione a quanto sa garantire oggi l'Avis in Trentino - ha spiegato Rossi - È necessario coinvolgere sempre di più l'Avis anche nella chiamata dei donatori e nella gestione delle varie fasi di raccolta, migliorando l'integrazione tra privato sociale (volontari Avis) e strutture pubbliche come la Banca del sangue».
Al termine dell'assemblea sono stati eletti i nuovi membri del consiglio direttivo, tra le cui fila verrà eletto il nuovo presidente. I nuovi 19 consiglieri sono: Adriana Faccini di Condino (la più votata con 11821 preferenze) a seguire Fabrizio Trentin (Bassa Valsugana e Tesino), Michele Trentini (Rovereto), Daniele Tomio (Bassa Valsugana e Tesino), Patrizia Suligoi (Trento), Giorgio Tommasi (Alto Garda), Rita Csako (Trento), Franco Valcanover (Pergine), Fabrizio Zappaterra (Valle dei Laghi), Adriano Pojer (Cembra), Giovanni Menegaldo (Trento), Adalgisa Malvone (Rovereto), Tiziana Zambaldi (Trento), Fortunato Ceolan (Mezzocorona), Cristina Camanini (Valli del Noce), Aldo Francescatti (Bedollo), Giancarlo Ianes (Trento), Daniela Saltori (Trento), Stefano Gianni (Pergine). Il collegio sindacale è ora composto da Bruno Dalledonne (Bassa Valsugana e Tesino), Stefano Ghezzi (Alto Garda e Ledro), Amadio Luchesa (Giudicarie Esteriori). Il Collegio dei Probiviri è composto tra i tre avvocati Francesco A Beccara (Trento), Paolo Dal Rì (Trento), Nicola Degaudenz (Borgo).  D.F.

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