«Basta polemiche, si lavori assieme»

«Pace fatta. Uniti si vince, divisi si fanno gli interessi degli altri competitor». È stato questo l'atteso e per certi versi clamoroso annuncio, fatto ieri dall'assessore provinciale Tiziano Mellarini durante l'inaugurazione della 47esima edizione del Vinitaly, il salone internazionale del vino e dei distillati, riferendosi all'annosa diatriba tra Consorzio Vini del Trentino e Istituto di Tutela del Trento Doc. Una dichiarazione che lascia poco spazio alle interpretazioni, sobria, in linea con quanto proposto quest'anno nel padiglione trentino

di Lucia Facchinelli

«Pace fatta. Uniti si vince, divisi si fanno gli interessi degli altri competitor». È stato questo l'atteso e per certi versi clamoroso annuncio, fatto ieri dall'assessore provinciale Tiziano Mellarini durante l'inaugurazione della 47esima edizione del Vinitaly, il salone internazionale del vino e dei distillati, riferendosi all'annosa diatriba tra Consorzio Vini del Trentino e Istituto di Tutela del Trento Doc. Una dichiarazione che lascia poco spazio alle interpretazioni, sobria, in linea con quanto proposto quest'anno nel padiglione trentino.
Aggirandosi tra i surriscaldati corridoi della fiera di Verona, l'aria che si respira tra i produttori presenti è di cauto ottimismo rispetto al futuro. La vetrina dei prodotti di eccellenza dell'enologia italiana, visitata ogni anno da milioni di appassionati, produttori e acquirenti da tutto il mondo è capace di innovarsi ad ogni edizione, proponendo a fianco dei migliori vini i prodotti enogastronimici di punta, quelli che caratterizzano la produzione agricola e i settori di trasformazione del nostro Paese nei saloni dedicati.
Sono oltre 4.200 le aziende presenti con un proprio stand, provenienti da oltre 20 paesi, distribuiti su una superficie di quasi 100 mila metri quadri a disposizione di  buyer ,  opinion leader  e consumatori finali. Tra loro anche la folta delegazione trentina, ospitata presso il padiglione 3, con settanta produttori, i centri di ricerca della Fondazione Mach, l'Istituto di Tutela Grappa e i rappresentanti del Trento Doc.
Molte le novità di quest'edizione, a cominciare dal restyling dell'intero padiglione: le Dolomiti proposte in gigantografia all'ingresso del settore, hanno sostituito i freddi e stilizzati pannelli che tanto hanno fatto discutere durante l'edizione 2012. Non solo: l'ampio spazio espositivo riservato nella scorsa edizione al Trento Doc, è stato ridimensionato e costretto - non solo a causa della crisi economica - a condividere lo spazio con il Consorzio di tutela.
Prove tecniche di convivenza? «Ora tutti gli attori di sistema devono lavorare insieme, sotto un'unica regia per promuovere l'eccellenza enologica trentina senza indugiare su sterili polemiche» ha tagliato corto Mellarini.
Presente anche la neo costituita «Strada unica del vino e dei sapori», che per tutta la durata della kermesse, propone diverse specialità culinarie tipiche, in accompagnamento a vini e oli nostrani, promuovendo i diversi territori espressioni delle originarie cinque strade, fuse da gennaio di quest'anno in una unica.
La filosofia perseguita quest'anno da Trentino Sviluppo, regista unico della manifestazione, punta al rilancio del territorio locale in tutte le sue sfumature, con particolare riferimento alle Dolomiti, riconosciute a livello mondiale come Patrimonio dell'Unesco e rese testimonial d'eccezione per la Regione.

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