Dominici contro Pacher  «Doveva darmi la cultura»

L'ex preside del liceo Leonardo Da Vinci è amareggiata perché, dice, il segretario Panizza le aveva assicurato di aver chiesto a Pacher questo impegno. «Mi rendo conto - riconosce la professoressa Dominici - che mancano pochi mesi alla fine della legislatura e che il presidente ha deciso di non rimpiazzare Panizza, ma questo accentramento di potere nelle mani del Pd non va bene. Inoltre, non si è tenuto conto del merito: io ho scritto 23 libri, né dell'occasione di nominare una donna» I tuoi commenti

SF02000000005SR_1.jpgTRENTO - C'è rimasta male Caterina Dominici, consigliera provinciale del Patt, per la decisione del presidente Alberto Pacher di tenere per sè la competenza della cultura, che era dell'assessore autonomista Franco Panizza, dimessosi dopo l'elezione al Senato.
«Io - ricorda Dominici - sono stata la più votata della lista dopo Panizza e Rossi e il nostro segretario aveva chiesto che la cultura rimanesse al Patt. Invece Pacher non ha voluto nominare alcun nuovo assessore e si è tenuto lui la delegha».
L'ex preside del liceo Leonardo Da Vinci è amareggiata perché, dice, il segretario Panizza le aveva assicurato di aver chiesto a Pacher questo impegno. «Mi rendo conto - riconosce la professoressa Dominici - che mancano pochi mesi alla fine della legislatura e che il presidente ha deciso di non rimpiazzare Panizza, ma questo accentramento di potere nelle mani del Pd non va bene. Inoltre, non si è tenuto conto del merito: io ho scritto 23 libri, né dell'occasione di nominare una donna».
La richiesta del Patt di sostituire l'assessore era circolata in effetti a inizio anno, quando era in corso la trattativa per le politiche, ma Pacher aveva stoppato tutti escludendo di voler procedere a nuove nomine.

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