Biciclette elettriche, in autunno si pedala

Entro il primo giorno d'autunno Trento avrà il suo servizio di bike sharing e le colonnine per la ricarica di mezzi elettrici. Una ditta torinese si è aggiudicata la fornitura di stazioni di prelievo/rilascio con bicicletta a pedalata assistita e city bike per il capoluogo, per Pergine e per Rovereto

di Laura Galassi

Entro il primo giorno d'autunno Trento avrà il suo servizio di bike sharing e le colonnine per la ricarica di mezzi elettrici. Una ditta torinese si è aggiudicata la fornitura di stazioni di prelievo/rilascio con bicicletta a pedalata assistita e city bike per il capoluogo, per Pergine e per Rovereto.
Con un importo a base d'asta di 867 mila euro nei prossimi mesi saranno installate sulle tre municipalità 41 stazioni di posteggio e ricarica, 23 stazioni di prelievo e rilascio e 11 colonnine per la ricarica di auto, moto e bici elettriche private. Inoltre verranno fornite 132 biciclette elettriche e 65 standard.
Una nuova flotta ecologica che rafforza il progetto «e-motion», avviato dall'assessorato ai Lavori pubblici, Ambiente e Trasporti della Provincia per mettere a sistema i diversi mezzi di trasporto pubblico. Se la bicicletta è il veicolo più veloce ed economico per percorrere 5 chilometri in ambito urbano - è il ragionamento della Pat - le due ruote con pedalata assistita sono imbattibili per i percorsi fino a 10 chilometri. Il Trentino, con 430 chilometri di ciclabili, è perfetto per questa iniziativa.
Ad aprile la ditta vincitrice della gara comincerà i lavori per il bike sharing, con conclusione entro 5 mesi. Per il capoluogo sarebbero previste 11 stazione di posteggio e ricarica e 4 colonnine utilizzabili da auto, moto e bici elettriche dei privati: starà poi agli amministratori decidere quanti effettivamente installarne e dove localizzarli.
I luoghi più adatti a ospitare i centri di bike sharing sono le stazioni, i parcheggi di attestamento, le scuole e il municipio. Per quanto possibile, anche le frazioni avranno a disposizione le loro biciclette.
I principali potenziali utenti di questo servizio sono i possessori della tessera Mitt (Mobilità integrata trasporti del Trentino), la smart card con microchip già utilizzata da circa 80 mila tra studenti e lavoratori pendolari. Sulla tessera sarà caricato un credito a scalare per i diversi servizi (noleggio e ricarica): le tariffe non sono ancora state stabilite, ma, come in altre città, la prima mezz'ora di utilizzo sarà gratuita. Anche chi non è in possesso della Mitt potrà pedalare con il bike sharing: ai turisti, ad esempio, sarà fornita un'altra smartcard compatibile con il servizio.
Chi arriva in città con autobus, con il treno o in macchina potrà prelevare la sua bicicletta rossa - questo è il colore della fornitura in arrivo da Torino - e spostarsi fino a un'altra stazione di posteggio, senza preoccuparsi di doverla portare indietro.
Che la mobilità su due ruote a Trento funzioni lo dimostrano i dati di utilizzo delle biciclette elettriche per i dipendenti provinciali. In orario di servizio, da maggio a fine dicembre 2012, sono stati percorsi 5.297 chilometri su 23 bici elettriche, per un totale di 1.305 utilizzi.
Il bike sharing di «e-motion» non funzionerà solo all'interno dei singoli comuni. Negli ultimi anni in Trentino sono stati erogati circa 4mila contributi per l'acquisto di mezzi a trazione elettrica. La costellazione di punti di ricarica permette ai mezzi green di circolare su tutto il territorio. Entro l'estate 2013 è prevista l'installazione di 360 stalli per la ricarica delle due ruote e 38 punti per altri veicoli. Tra le new entry gli Altipiani Cimbri, in procinto di installare 22 mountain bike elettriche e 3 stazioni di ricarica.

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