La storia: dal trapianto alla nazionale di volley

La sua vittoria più grande l'ha messa a segno quattro anni fa, il 6 dicembre 2009, quando è tornato a vivere grazie a un trapianto di rene effettuato presso la clinica universitaria di Innsbruck

La sua vittoria più grande l'ha messa a segno quattro anni fa, il 6 dicembre 2009, quando è tornato a vivere grazie a un trapianto di rene effettuato presso la clinica universitaria di Innsbruck. Da quel giorno, Loris Puleo, oggi 35 anni, di Trento, è tornato ad assaporare in pieno il piacere di vivere. Si è rimesso a studiare e, cosa di cui va particolarmente orgoglioso, dallo scorso anno fa parte della squadra nazionale pallavolo trapiantati che in luglio è attesa a Durban, in Sudafrica, per i campionati mondiali.
«Prima di ammalarmi - racconta - giocavo sia a calcio che a pallavolo». Poi la malattia, insorta nel 2000 quando aveva 22 anni, aveva seriamente condizionato la sua vita costringendolo sia a interrompere gli studi che gli allenamenti. I frequenti ricoveri in ospedale e la dialisi avevano radicalmente modificato il suo modo di vivere. Ora, a quattro anni dal trapianto, Loris è pronto, ancora una volta, a testimoniare che quando le cose sembrano andare tutte storte, la sorte ti può riservare ancora belle sorprese.
«Purtroppo in questo periodo non posso allenarmi assiduamente - spiega - in quanto sto frequentando la scuola serale per diplomarmi come ragioniere e di giorno lavoro. Dopo la maturità, però, il mio impegno sul fronte sportivo sarà maggiore. Per quanto riguarda i mondiali, invece, l'unico dubbio è sul costo del viaggio. Quello sarebbe a carico dei partecipanti e sinceramente non so se riuscirò a pagarmi il biglietto. La squadra sta cercando degli sponsor ma in questo momento sembra difficile trovarne».
Del gruppo fa parte anche Nicola Marcantonio, originario della Basilicata e da qualche tempo residente ad Ala.
Loris è uno dei 273 trentini che vivono con un rene nuovo. Dal 2008 al 2012 sono stati effettuati ben 96 interventi di trapianto di rene. Domani, proprio per sensibilizzare sulla prevenzione delle malattie renali, in occasione della «Giornata del Rene» il personale dell'unità operativa di nefrologia dell'ospedale Santa Chiara di Trento e i volontari dell'Apan e della Croce rossa italiana (Cri) saranno presenti, dalle 8 e 30 alle 14, in piazza Cesare Battisti. Nell'occasione sarà effettuata gratuitamente la misurazione della pressione arteriosa e l'esame delle urine.
Si stima che il 7-10 per cento della popolazione mondiale abbia un danno renale, ma spesso non ne sia a conoscenza, perché i reni sono organi che non mostrano i sintomi della malattia, finché non risultano irrimediabilmente danneggiati. Per quanto riguarda la provincia di Trento, rispetto al 2011 si è avuto un incremento di 11 pazienti in dialisi: i dati al 31 dicembre 2012 evidenziano che sono in terapia dialitica 259 pazienti di cui 218 in dialisi extracorporea nei centri dialisi localizzati in tutti gli ospedali del Trentino e 41 in dialisi peritoneale a domicilio.
Il numero di pazienti dializzati a livello provinciale si è andato contraendo (da oltre 300 alla fine del 2005 agli attuali 259), grazie all'intensa attività di trapianto di rene.
 P.T.

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