Viaggi / La denuncia

Fermati e multati per il bagaglio a mano: la disavventura di due roveretani costata 4mila euro

Lo screzio all’imbarco è avvenuto la scorsa settimana a Bari. Perso l’aereo per Verona, una sanzione da pagare. Alba Hoxha: «Siamo stati trattati come delinquenti, mio marito voleva solo mettere la mia borsa nel suo zaino, siamo stati obbligati a scendere dal bus e tenuti 5 ore al posto di polizia»

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ROVERETODovevano prendere il volo alle 14.30 e arrivare in tempo a Rovereto per andare a lavorare (lui) e per prendersi cura dei cani (lei). Ma il rientro a casa, alla fine, è stato in treno, e con diverse ore di ritardo rispetto al programma. Il tutto per una borsetta.

«Ci siamo sentiti trattati come delinquenti». Così Alba Hoxha riassume la disavventura vissuta lunedì all'aeroporto di Bari assieme al marito Luigi Mazzei. Aeroporto dal quale sono ripartiti con una multa da oltre 2mila euro a testa e una denuncia per interruzione di pubblico servizio sulla quale dovrà decidere la procura del capoluogo pugliese. E tutto, come si diceva, per colpa di una borsetta.

A raccontare l'accaduto è Alba, che ha anche filmato parte dei fatti. «Avevamo trascorso il fine settimana in Puglia - spiega la donna - e avevamo prenotato il volo Ryanair Bari-Verona delle 14.30. Avevamo passato tutti i controlli di sicurezza, erano stati controllati gli zaini che avevamo come bagaglio a mano e anche la mia borsetta. Tutto a posto, era passato senza problemi anche il vassoio di pasticciotti». Ma all'ultimo step, quello prima di accedere al bus che li avrebbe portati alla scaletta dell'aereo, il misfatto.

«Mio marito era appena passato, quando l'addetta della Ryanair mi ferma e mi dice che la borsetta deve essere inserita nel mio zaino, e che non posso avere due bagagli a mano. Così mio marito mi dice che per fare prima avrebbe messo la borsetta nel suo zaino». Una decisione dettata dall'esigenza di fare in fretta, visto che c'erano altre persone in fila. «Ma l'addetta inizia a dire che non si poteva fare, e che lui non sarebbe più partito - racconta Alba - Una reazione decisamente sproporzionata».

I due proseguono verso il bus ma l'addetta - spiega Alba - inizia a chiamare "rinforzi". «Quando siamo già saliti sul bus arriva la Guardia di finanza, che ci fa scendere tutti. Non riuscivano a capire quello che era successo, quale fosse la nostra colpa, e anche gli altri passeggeri cercavano di spiegare che non era accaduto nulla di sbagliato o pericoloso. Una situazione allucinante, tutto sproporzionato». E tutto filmato dalla donna che con il marito risiede a Rovereto da tempo.

«Alla fine ci hanno portato al posto di polizia - racconta ancora la diretta protagonista - sembravamo dei delinquenti, ci hanno fatto fare una bruttissima figura». Da quel momento sono passate cinque ore durante le quali i due sono stati multati in base all'articolo 1174 del codice della navigazione («Chiunque non osserva una disposizione di legge o di regolamento, ovvero un provvedimento legalmente dato dall'autorità competente in materia di polizia dei porti o degli aeroporti, è punito, se il fatto non costituisce reato, con la sanzione amministrativa»). Una sanzione da oltre 2.000 euro a testa. Prevista anche la notifica di quanto successo alla procura per il reato di interruzione di pubblico servizio.

«E tutto questo senza che noi avessimo fatto nulla di male. E ci sono tutti i passeggeri pronti a testimoniarlo. Anzi ci piacerebbe trovarne alcuni, per poter confrontarci».E ora? Ora il caso passa agli avvocati. «Vogliamo andare in fondo a quanto è successo - conclude Alba - e vogliono essere risarciti per quello che abbiamo dovuto subire, e quindi l'idea è di fare causa alla Ryanair. Oltre a come ci siamo sentiti, ci sono stati anche dei disagi come il rientro ritardato a Rovereto, le spese sostenute e lo stress patito».

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