Rovereto / Anziani

Terza età, l'Università da febbraio torna in presenza

Aperte le iscrizioni: "Recuperiamo il vero valore: far stgare insieme le persone"

ROVERETO. Il programma prevede qualche corso in meno e un numero chiuso di partecipanti più ristretto del solito. Ma c'è anche una nuova sede, a conferma di un'attività in cui il Comune di Rovereto crede molto, e soprattutto la possibilità per i meno giovani di tornare ad incontrasi.

L'Università dell'età libera a Rovereto riprende: il 12 gennaio apriranno le iscrizioni e, alla fine del mese di febbraio, prenderanno il via i corsi.

«Stiamo cercando di recuperare il valore più significativo di quest'esperienza: quello di far stare insieme le persone, far uscire di casa gli anziani, soprattutto quelli soli» spiega l'assessore Mauro Previdi. Per questo quando verranno esaminate le domande d'iscrizione si darà priorità, tra i residenti, proprio a quelli più anziani.

«Abbiamo avuto riscontri molto positivi in passato a tal proposito, perché si sono create della sinergie tra le persone anche al di fuori dei momenti di lezione. Ed è grazie a questi legami che siamo riusciti a tenere un contatto telefonico con gli anziani anche durante il lockdown e nei momenti più difficili. Questo è indubbiamente il valore aggiunto di questa proposta grazie al fatto che viene gestita direttamente dal Comune».

Mantenere un contatto con la fascia di popolazione più o meno anziana significa riuscire a monitorare le situazioni di difficoltà, ha sottolineato Previdi.

«L'anno scorso l'Università dell'età libera era stata sospesa, quest'anno ripartiamo anche se in una forma ridotta ma recuperando uno spazio unico: le tre aule dove avranno sede i corsi si trovano all'interno della Beata Giovanna, quindi un luogo centrale ma con possibilità di parcheggio».

I corsi sono limitati proprio per la necessità di igienizzare le aule e l'età minima è stata innalzata a 50 anni, in virtù del fatto che i posti saranno limitati e l'obiettivo è intercettare i più anziani. «Prima offrivamo 120 corsi spalmati su 8 mesi e con oltre cento docenti» ricorda Ada Maria Bianchi, del Servizio istruzione e cultura.

«Arrivavamo ad avere 1.600 iscritti. In questa edizione saranno meno naturalmente, ma le proposte e le alternative non mancano» ha aggiunto assieme a Lorenza Marchiori, che si è occupata dell'organizzazione. Come di consueto le lezioni spaziano in diverse aree: da quella di cultura generale ai corsi di espressione artistica. Accanto a queste ci sono i corsi dedicati alla salute ed al benessere della persona. Non ci saranno le abituali lezioni in palestra, troppo rischioso prevederle quest'anno, ma molte atre proposte altrettanto interessanti che vanno dallo Yoga al Pilates.

Per dare più possibilità a tutti, chi si iscrive potrà scegliere più di un corso dell'area psiche e corpo, ma poi potrà frequentarne soltanto uno.

Queste ed altre informazioni saranno disponibili rivolgendosi agli uffici di palazzo Alberti Poja in corso Bettini, dove ha sede il Servizio istruzione, cultura e sporto del Comune di Rovereto sotto la guida del nuovo dirigente Stefano Lavarini. Qui, per chi non lo avesse ricevuto a casa, sarà disponibile l'opuscolo informativo dell'Università dell'età libera.

Gli uffici lo hanno spedito a tutti i residenti over 50, ma è comunque disponibile in corso Bettini.

Il libricino, fresco di stampa, contiene il modulo di scrizione cartaceo che sarà poi possibile consegnare nella stessa sede. Per i più pratici o per chi può farsi aiutare però è consigliata l'iscrizione online, che si può raggiungere consultando il sito internet del Comune. Infine Urp e Ufficio cultura restano disponibili per un aiuto nella compilazione.

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