Voto di Maria Ausiliatrice ma senza processione: solo Messa con posti limitati

La celebrazione del 5 agosto del Voto a Maria Ausiliatrice si rinnova, ininterrottamente, dal 1703, quando la città scampò alla distruzione da parte delle truppe francesi. Quest’anno, inevitabilmente, la cerimonia sarà in forma ridotta, causa Covid. A cominciare dall’annullamento, a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia, della tradizionale processione per le vie della città. In accordo con l’amministrazione comunale, l’arcidiocesi di Trento ha scelto di ridurre le celebrazioni ad un unico momento solenne: la messa del mattino di mercoledì 5 agosto alle ore 10 presieduta dall’arcivescovo Lauro Tisi e animata da una rappresentanza dei cori giovanili delle parrocchie roveretane. L’accesso alla chiesa di San Marco, i cui posti sono stati ridotti del 70% per mantenere le distanze d’obbligo, sarà quindi consentito a solo un centinaio di persone, su prenotazione. Ci si potrà prenotare da oggi telefonando al numero 0464.421251 nel seguente orario: dalle 9.30 alle 11 e dalle 15 alle 19. 

La celebrazione sarà trasmessa in diretta da Telepace Trento (canale 601, con replica alla sera dello stesso giorno alle 20.30) e in streaming sui portali diocesani. All’interno della messa, dopo la comunione, è prevista la lettura del voto e la consegna del cero da parte del sindaco Francesco Valduga all’arciprete di san Marco, don Sergio Nicolli. La lettura del voto, da sempre affidata ad un sacerdote di origine roveretana, quest’anno sarà affidata ad un medico di Rovereto, per sottolineare il particolare momento segnato dalla pandemia per il Coronavirus e il ruolo «generoso e infaticabile», commentano dall’arcidiocesi, degli operatori sanitari trentini.
La statua della Vergine, non più portata in processione per il centro storico, sarà esposta nella chiesa di San Marco a partire da domenica 2 agosto fino al compiersi della solennità; la chiesa sarà aperta per la preghiera personale e per il rosario, che sarà recitato ogni pomeriggio alle 17.30; alla vigilia, il 4 agosto, alle 18, saranno cantati in forma semplice i Primi Vespri della solennità.

Il Voto a Maria Ausiliatrice risale, come detto, al 1703, quando la città corse il pericolo di essere distrutta dalle truppe del generale francese Véndôme che avevano messo a ferro e fuoco i paesi della Destra Adige. Il Civico Consiglio di Rovereto, pressato dal popolo accorso in preghiera davanti all’altare dell’ausiliatrice nella chiesa di San Marco, fece voto di “celebrare in perpetuo nel quinto giorno del mese di agosto una solenne processione per le vie della città”. Rovereto è rimasta fedele a questo Voto ininterrottamente ogni anno, anche durante il triste periodo delle due guerre mondiali. Perfino a Mitterndorf e Braunau, dove la popolazione era stata deportata nel 1915, i profughi continuarono la tradizione del voto portando una effige dell’Ausiliatrice in processione tra le baracche.

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