Addio a Elio Pezzato: una vita per lo sport

Da quarant'anni lavorava nell'ufficio comunale

Se n’è andato Elio Pezzato. E la notizia, già ieri mattina, è arrivata a tutte le società sportive di Rovereto con la violenza di uno schiaffo. Perché a Pezzato volevano tutti bene. Avevano imparato a volergliene nei 40 anni in cui lui è stato la colonna dell’ufficio sport.

A palazzo Pretorio Elio Pezzato, classe 1955, era entrato da giovane. Giusto lo scorso dicembre aveva festeggiato i 40 anni di lavoro con i colleghi: per la pensione avrebbe dovuto aspettare, ma non ne ha fatto un dramma. E di sicuro, un po’ egoisticamente, erano stati contenti in tanti, sapendo di poter contare ancora su di lui. «Per il municipio è un momento di grande sconforto - osserva l’assessore Mario Bortot -  è stata una persona che ha sempre dimostrato straordinaria disponibilità. A vederlo per la prima volta poteva non sembrare, ma era aperto alle cose nuove, soprattutto era pronto ad ascoltare e provare nuove strade. Ho capito quasi subito che era nel cuore di tutte le società roveretane. L’unica cosa che si può dire, adesso, è che era uno solo. E adesso non c’è più. Ci mancherà tanto, perché la lasciato un vuoto grande, che riempiremo con i ricordi. Non era di tante parole, ma era un uomo di sostanza». L’ex assessore Franco Frisinghell: «Conosceva il mondo sportivo roveretano come pochi. Professionalmente corretto, capace, umanamente vicino a tutti coloro che avevano bisogno. Una persona unica che sarà molto difficile sostituire. Ci mancherà».

Il presidente del Quercia, Carlo Giordani, parla di Pezzato come di «un dipendente pubblico che ha interpretato il suo ruolo come servizio ai cittadini. Non un burocrate senz’anima, ma una persona attenta ai bisogni di chi a Rovereto si impegna per l’attività sportiva Elio Pezzato, in maniera silenziosa e discreta, ha accompagnato per 40 anni il cammino e la crescita delle società sportive roveretane. Grazie all’esperienza e alle conoscenze maturate in tanti anni, Elio è stato il filo conduttore dello sport cittadino, anche al di là dei molti assessori che si sono alternati, alcuni non molto competenti in materia. Ha cercato di venire incontro alle esigenze sempre crescenti delle società, districandosi fra molte difficoltà per trovare a tutti spazi nelle palestre e nei campi sportivi, cercando un giusto equilibrio fra le realtà emergenti e quelle consolidate e degne di attenzione per la loro storia e la qualità del loro lavoro. In cima ai suoi pensieri c’era sempre l’idea di favorire l’attività giovanile dei vari sodalizi. Dietro l’apparenza di uomo burbero e severo nascondeva un cuore generoso e buono. Ha fatto tanto per lo sport di Rovereto, ben oltre il suo ruolo di figura storica dell’ufficio sport comunale. Lo ricorderemo sempre con affetto e gratitudine». Paolo Farinati: «Elio era sempre abile e cortese nel collaborare,sino a che ogni cosa fosse a posto. Per le centinaia di volontari dello sport di Rovereto viene a mancare una persona molto rara per competenza e per passione».

Lo ricorderanno, soprattutto, al torneo della pace, di cui è stato tra i promotori e storico segretario. Per questo va a lui anche il pensiero di Cristian Sala. Per cui Pezzato è stato collaboratore, all’epoca dell’assessorato allo sport, maestro, nel torneo della pace e soprattutto amico. «È stata la persona che più di ogni assessore ha gestito lo sport i questi anni. Era una persona austera, col viso serioso, ma estremamente appassionata ed entusiasta. Si è seduto al mio fianco per 15 anni, all’epoca del mio impegno in Comune, ha saputo supportare e sopportare. È stato un amico».

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