Giovanni Impastato e la lotta alla mafia

Sarà Giovanni Impastato, fratello di Peppino, ucciso dalla mafia quarant’anni fa, a chiudere la mostra dedicata ad una delle figure simbolo della lotta alla criminalità organizzata e realizzata dai giovani dell’associazione Ubalda Girella. L’esposizione  all’Urban Center di corso Rosmini si chiuderà domani pomeriggio alle ore 18 con la presenza proprio di Giovanni Impastato. L’iniziativa è organizzata dall’associazione Ubalda Bettini Girella onlus in collaborazione con la libreria Arcadia e chiuderà ufficialmente la mostra allestita dai ragazzi e dalle ragazze del centro educativo «Intercity Ramblers» sulla vita e la lotta alla mafia di Peppino Impastato.

I pannelli esposti fin da maggio nelle sale della galleria Kennedy raccontano la vicenda di Peppino Impastato, la sua scelta di opporsi alla mafia, e di denunciarne apertamente i crimini, con tanto di nomi, attraverso la radio. Fu per questo che venne assassinato, il 9 maggio 1978. Nella mostra si trovano perciò le registrazioni audio delle trasmissioni; c’è anche un documentario, girato alla Fondazione Museo storico di Trento, con i giovani stessi protagonisti. La storia di Impastato sarà poi raccontata dal fratello Giovanni, che (grazie all’aiuto della libreria Arcadia) domani presenterà il suo libro «Oltre i cento passi».

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