Rovereto nord, parco «Amico» dedicato a Colorio

Il Brione, quartiere nord di Rovereto, ha deciso di rendere omaggio all’ingegnere Gino Colorio (1890-1965), intitolandogli il parco noto sinora come Parco Amico. Lo scienziato, tanto prestigioso quanto poco conosciuto dagli stessi roveretani, è fra l’altro autore di alcuni testi universitari sulla scienza delle costruzioni, adottati ancora oggi nelle facoltà di Ingegneria di tutta Italia. 
 
L’altra sera durante la riunione della circoscrizione, il presidente Andrea Miniucchi ha ricordato la statura intellettuale dello scienziato roveretano, ha sottolineato i meriti acquisiti durante un’intera esistenza dedita alla scienza, che ne hanno fatto una delle figure più illustri della storia roveretana di tutto il Novecento. Il presidente ha commentato: «Nel nostro quartiere molte strade sono intitolate a musicisti, questa è l’occasione per riconoscere una figura radicata nella nostra storia». Basti ricordare che Gino Colorio era stato studente presso la Scuola reale di Rovereto; poi, dopo una lunga carriera svoltasi anche fuori dall’Italia, era rientrato per dedicarsi all’insegnamento presso l’Istituto tecnico-commerciale per geometri di Rovereto. Per trent’anni ha quindi contribuito a formare generazioni di professionisti provenienti da tutta la Vallagarina
 
Nel dopoguerra, Colorio ha realizzato numerose ricostruzioni di opere che erano state distrutte dalla guerra nella Vallagarina e nel Basso Sarca. Alla città della Quercia, l’ingegnere è sempre rimasto legato, come la sua famiglia che risiede in città, proprio nel quartiere Brione che fra qualche settimana vanterà il parco Colorio. Il presidente Miniucchi ha tratteggiato in breve la figura pubblica di Colorio: «Nato a Calliano, laureatosi a Vienna nel 1913, insignito dell’anello dell’imperatore, una delle massime onorificenze del tempo, si trasferisce in Francia, ma dal 1933 è a Rovereto come vincitore della cattedra di Topografia e costruzioni presso l’Istituto tecnico-commerciale. Accademico degli Agiati dal ’26, a Colorio fu conferito anche il titolo di commendatore della Repubblica». 
 
Il dibattito nel consiglio circoscrizionale sulla rinomia del parco si è concluso con una votazione di otto favorevoli e un solo voto contrario. 
 
In un primo tempo si era affacciata l’ipotesi della doppia denominazione «Parco Amico - Gino Colorio», ma nel corso della discussione ha prevalso la volontà di «Non arrivare a soluzioni pasticciate», come ha suggerito il vice presidente Silvano Busetti. L’unico voto contrario è stato quello del consigliere Antonello Fadda, più legato alle abitudini di alcuni residenti che avrebbero preferito mantenere la denominazione «Amico». 
 
La proposta era stata avanzata dall’amministrazione qualche mese fa. Era stato avviato l’iter burocratico, poiché nella toponomastica il parco risulta sprovvisto di nome. Infatti, il nome «amico» era stato attribuito da una giuria di bambini della scuola primaria Gandhi tempo addietro, ma non era stata fatta alcuna registrazione ufficiale, si tratta quindi soltanto di una consuetudine. 
 
L’assessore Mario Bortot aveva spiegato: «In Comune giaceva dal 2008, una richiesta di intitolazione del parco a nome del figlio dell’Ingegnere, Alighiero Colorio». In seguito, la giunta aveva disposto le prime indagini conoscitive, tramite la commissione toponomastica, dopodichè l’iniziativa aveva avuto il via libera. Adesso, dopo l’espressione di parere della circoscrizione ci sarà un secondo passaggio fra giunta e consiglio comunale: infine l’ultima ratifica sarà fatta in Provincia.

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