È morto Graziano Comper «Ambasciatore delle api»

Se ne è andato all'improvviso, lasciando affranti i familiari ed i tanti amici, l'ambasciatore del miele lagarino Graziano Comper. Aveva solo 56 anni. Una tragedia senza avvisaglie. Chi lo ha visto nei giorni scorsi racconta del solito Graziano di sempre: gentile, pronto a dare una mano, amichevole.

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Ma un malore fatale se lo è portato via. Quando la sorella Lucia, che vive negli alloggi superiori a quelli di Graziano, nello stesso stabile nella frazione Clocchi di Trambileno, lo ha trovato per terra, esamine, nel suo appartamento, era già troppo tardi. Inutile l'intervento, pure immediato, del personale del 118 di Rovereto.

I funerali si terranno domani alle 16.30, nella chiesa parrocchiale di Moscheri. Saranno certamente tante le persone che si stringeranno alla famiglia nell'ultimo saluto a Graziano. Perché nell'arco di una vita interrotta troppo presto da un malore terribile Graziano si era fatto conoscere, nella sua Trambileno, a Rovereto, in Trentino ed in tutta Italia e oltre. Soprattutto per la sua passione: l'apicoltura e la produzione del miele. Un'attività che per Graziano Comper (un passato da operaio in cartiera, un presente nella cura del verde pubblico) era molto, molto più di un hobby. Era per molti versi una ragione di vita. Una passione che lo ha portato ad essere non solo un apicoltore, ma un vero e proprio ambasciatore del Trentino e del suo territorio, che conosceva palmo a palmo e promuoveva e difendeva in giro per il mondo.

«La mia passione - scriveva per l'associazione apicoltori italiani - è nata seguendo lo zio Adriano negli anni 70, e prosegue sempre, ogni giorno con maggior entusiasmo. Allevo api cercando di mantenere un ecotipo locale, ma la morfologia del territorio di Trambileno, di tipo alpino e la vicinanza con la pianura veneta, pongono sempre l'interrogativo se usare la razza d'api italiana, la ligustica, più prolifica, o la carnica austriaca, adatta al clima rigido invernale. Anche per le api, come per gli uomini nel secolo precedente, il Trentino si presenta una terra di confine».

 

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