Stazione di Rovereto: un euro per fare la pipì

«Una decisione obbligata» si giustificano le Ferrovie dello Stato

«Una decisione obbligata». Così Le Ferrovie dello Stato giustificano la recente decisione di chiedere del denaro per poter usare i gabinetti della stazione ferroviaria di Rovereto. Si tratta dell'obolo di un euro, obbligatorio, che viene richiesto a chiunque si trovi nella necessità di usare i bagni.

Contestualmente è stato istituito un servizio di controllo e pulizia praticamente a tempo pieno, dalle sei di mattina e fino alle 21 di sera, ora in cui anche i gabinetti vengono chiusi a chiave. La politica dei servizi a pagamento, che ha sorpreso i roveretani, ha colpito un po' tutto il Triveneto, ed è stata dettata dalla necessità di impedire che lavabi e tolettes venissero utilizzate indiscriminatamente da chi viaggiatore proprio non è: in diverse situazioni infatti i servizi venivano usati per pulizie personali estese e decisamente non ortodosse.

Anche a Rovereto i bagni della stazione non erano rimasti immuni da uso indiscriminato, e dall'insorgere di problemi di diversa natura: solo una settimana fa erano stati teatro di una lite che aveva visto uno dei protagonisti staccare un estintore dal muro. 

Da luogo di sosta e sollievo per i viaggiatori, solo per il fatto di essere liberamente accessibili, da tempo i bagni della stazione non erano stati trattati con riguardo e nell'opera di riqualificazione dell'intera stazione, che vede l'alzamento delle pedane e altre migliorie, anche questo aspetto non poteva essere trascurato. Da qui la decisione di controllare sia la pulizia che l'entrata degli avventori. Si spera che tale controllo non si trasformi in rigidità eccessiva nel caso in cui a chiedere l'uso dei bagni non sia qualche genitore con bambino in emergenza, e magari sprovvisto di moneta.

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