Strongmanrun e amatriciana: solidarietà al via

Tutto quello che sarà raccolto verrà devoluto alla gente terremoto

La Strongmanrun è ormai alle porte e, oltre agli ostacoli in via di realizzazione, sta coinvolgendo nei preparativi l’intera città di Rovereto. L’appello lanciato alla comunità dall’assessore allo sport Mario Bortot è dunque stato raccolto e l’idea di trasformare Rovereto, il giorno della corsa pazza (sabato), in una sagra diffusa si sta concretizzando. Ad animare i vari quartieri durante il passaggio dei «runner» in arrivo da tutta Europa saranno infatti le associazioni, i semplici cittadini, volontari che hanno aderito all’iniziativa per vivere un momento di «follia» sociale e collettiva. Divertimento ma capace di fondersi con la solidarietà. È il caso del coro Sant’Ilario che ha sposato la causa e ha rilanciato, coinvolgendole a distanza, le popolazioni terremotate del Centro Italia. Perché una festa deve poter contribuire ad aiutare gli altri.  
 
Ecco dunque che il prestigioso sodalizio canoro - famoso in tutto lo Stivale e non solo per aver partecipato al Festival di Sanremo al fianco di Antonella Ruggiero - proporrà ai giardini Perlasca, proprio accanto all’ostacolo da record, quello lungo 120 metri (e allestito con 23 balle di paglia, 2.500 pneumatici, 2 container scoperti pieni d’acqua, 9 container da 20 piedi, 1 rete da carico e alto 7 metri), una sagra nella sagra. 
 
Il coro - che in maniera ufficiale non si esibirà ma che, assicura il presidente Andrea Marocchi, «di sicuro canteremo qualcosa ma sarà una sorpresa per tutti, anche per noi» - sta pensando ad una sorta di blitz vocale direttamente sopra l’ostacolo con una colonna sonora «live» per i concorrenti. Ma anche questo rientra nell’estro dell’ultimo momento. Quello che conta davvero, e che mostra un’immagine inedita del Sant’Ilario, è l’angolo gastronomico che sarà allestito ai giardini in faccia al Mart
 
Sabato, a partire da mezzogiorno, i coristi si cimenteranno ai fornelli sfornando per l’occasione la pasta all’amatriciana. Il piatto, al costo di 5 euro, contribuirà a sostenere le vittime del sisma, soprattutto il paese di Amatrice cancellato dalla furia distruttrice della natura. 
 
La sagra alternativa, quindi, riesce ad unire divertimento e convivialità con l’aiuto sincero e concreto nei confronti di chi ha perso tutto. E la proposta del coro Sant’Ilario non è di quelle da poco. Non solo per la scelta di offrire la pasta all’amatriciana ma anche per coinvolgere davvero residenti e turisti, che saranno tanti. Tantopiù che il sodalizio roveretano è uno dei gruppi vocali più famosi e apprezzati d’Italia. Non a caso ha cantato all’Expo di Milano e, recentemente, ha eseguito in diretta nazionale su Radiodue la sigla della trasmissione più gettonata dell’etere, «Il ruggito del Coniglio». 
 
«Quando l’assessore Bortot ha lanciato l’appello abbiamo aderito volentieri. - racconta Marocchi - Poi è capitato il terremoto e abbiamo pensato che, pur in una giornata di festa come la Strongmanrun, si poteva fare qualcosa per gli altri. Ed è uscita una cosa davvero... corale: la pasta la fornisce la Cooperativa di Noriglio, il sugo la Risto 3, l’attrezzatura per la cucina ce la prestano il comitato Marosi di Saltaria e di “Na festa per tuti” della parrocchia Sacra Famiglia. Tutti hanno voluto dare una mano sia per la solidarietà che per animare la grande sagra di Rovereto. E poi canteremo, è probabile, ma sarà una sorpresa». 
 
La mobilitazione generale per il più grande evento di piazza, e di strada, di Rovereto sta insomma chiamando a raccolta la gente. L’occasione, d’altro canto, è ghiotta ed avere la città chiusa alle macchine con migliaia di persone in maschera impegnate a rincorrersi per le vie arrampicandosi sugli ostacoli più improbabili può davvero diventare la festa dei i roveretani e dei visitatori che seguiranno la gara. E sarà pure l’occasione per promuoversi, grazie ad enormi cartelloni che riportano le bellezze artistiche e architettoniche di Rovereto disseminati lungo il tragitto e negli slarghi dove ci sarà musica e buona cucina.

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